Feltre

L'organo Callido torna a suonare per il concerto in ricordo di Michele De Boni

Dopo 40 anni, l’organo Callido del Duomo di Feltre torna ora al suo antico splendore e a far sentire la sua voce dopo sei mesi di incessante lavoro di restauro armonico e funzionale.

L'organo Callido torna a suonare per il concerto in ricordo di Michele De Boni
Pubblicato:
Aggiornato:

Appuntamento per sabato 23 ottobre 2021 alle ore 20.45 con il concerto conclusivo della rassegna dedicata agli organi storici che celebrerà il restauro dell’organo settecentesco del Duomo di Feltre con un concerto alla memoria di Michele De Boni.

L'organo Callido torna a suonare

Dopo 40 anni, l’organo Callido del Duomo di Feltre torna ora al suo antico splendore e a far sentire la sua voce dopo sei mesi di incessante lavoro di restauro armonico e funzionale.

Sabato 23 ottobre alle ore 20.45 nel Duomo di Feltre si terrà l’evento conclusivo della terza edizione di Wondrous Machines, la rassegna concertistica dedicata agli organi storici delle chiese feltrine e della Valbelluna, promossa dall’Associazione musicale feltrina “Giovanni Battista Maffioletti” con il sostegno e la collaborazione di Fondazione Cariverona, della Città di Feltre e di Lattebusche.

Oltre alla pura esecuzione musicale, l’appuntamento celebrerà il recupero dell’organo del Duomo al termine di un lungo periodo di restauro, con un concerto dedicato alla memoria di Michele De Boni, promotore e forte sostenitore del Festival ai suoi esordi. La concattedrale di Feltre tornerà così in possesso del suo organo “doppio” di 12 piedi di Gaetano Callido, tra i più celebri costruttori italiani del Settecento, il cui restauro è stato portato a termine nell’ottobre 2021 dai Fratelli Carrara e Deniel Perer a seguito di un precedente lavoro dei Fratelli Ruffatti nel 1980.

Per l’occasione l’organista marchigiano Luca Scandali interpreterà alcune pagine solistiche che dal Seicento giungeranno al Settecento italiano attraverso le opere di Girolamo Frescobaldi, Bernardo Pasquini, Baldassarre Galuppi e altri autori.

Affermato in alcuni dei più prestigiosi concorsi internazionali, Luca Scandali ha inciso più di trenta CD per le etichette discografiche più importanti. Oltre ai numerosi articoli pubblicati a carattere musicologo, Scandali ha curato la pubblicazione delle Canzoni de intavolatura d’organo fatte alla francese (1599) di Vincenzo Pellegrini (1562 ca. - 1630) per Il Levante Libreria Editrice.

Il concerto avrà inizio alle ore 20.45 con ingresso libero e gratuito su esibizione di green pass, fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione obbligatoria al sito o telefonando allo 0439 2540 (IAT Feltre) con orari 9.15–12.15, sabato e domenica anche 14.45–18.00, mercoledì chiuso.

L’organo del Duomo di Feltre è opera di Gaetano Callido, uno dei più grandi costruttori italiani del Settecento, che in 44 anni di attività produsse più di 400 organi. Dotati tutti di una forte riconoscibilità, l'organo del Duomo di Feltre è la versione superaccessoriata, lo strumento più completo che si potesse avere all'epoca, nel 1767. Si tratta infatti di un organo doppio, ovvero a due tastiere, completo di tutti i registri, di tutti i timbri conosciuti e praticati dalla Scuola organara veneziana di cui Callido è il maggior esponente. La fama di Callido può essere paragonata a quella del tedesco Gottfried Silbermann, costruttore degli strumenti di Johann Sebastian Bach.

Lo Stato

In ogni epoca era consuetudine dotare le chiese di nuovi organi, o adattare quelli antichi al mutato gusto musicale. Nel corso della seconda guerra mondiale l'organo del Duomo è stato profondamente manomesso e snaturato, pur mantenendo alcune parti originali, per adattarlo alle esigenze liturgiche del tempo. Con la graduale presa di coscienza del valore degli strumenti storici, nel 1980 l'organo è stato ricostruito accantonando tutte le parti inserite nel 1943, recuperando e valorizzando le componenti originali. Un lavoro per certi aspetti pionieristico, se si considera che la pratica di ricostruzione degli strumenti storici stava da poco muovendo i primi passi. Da allora l'organo è rimasto lo stesso finché non si è manifestata la necessità di provvedere ad un suo definitivo e totale recupero, anche a causa di una generale inefficienza e di gravi segnali di cedimento strutturale dello strumento.

Il restauro

Il recente intervento non si è limitato unicamente alla rimessa a nuovo dello strumento, ma ha incluso anche la correzione e integrazione, con maggiore coscienza, degli interventi condotti nel 1980. Sono state ad esempio ricostruite le canne difettose, in particolare le due monumentali canne più grandi della facciata; è stata recuperata l'armonia sonora e funzionale-meccanica dell'organo secondo lo stile di Callido, di cui oggi possediamo una conoscenza molto approfondita; sono state apportate inoltre delle modifiche dal punto di vista estetico e della carpenteria, soprattutto nella parte del basamento della cassa, seguendo lo stile tipico dell'arte di Callido e degli organi della Scuola veneziana della seconda metà del Settecento, sempre attraverso l’utilizzo delle stesse tecniche impiegate allora. Tra queste ultime, l'uso di materiali adeguati e la loro lavorazione all'antica, piallando a mano e impiegando ferramenta appositamente forgiata. Dopo un restauro durato sei mesi di incessante lavoro, l'organo è tornato agli antichi fasti, totalmente fedele alla sua costruzione. Un’operazione resa possibile anche grazie alla presenza in provincia di uno strumento praticamente gemello a Candide (BL), perfettamente integro, grazie al quale è stato possibile riprendere e copiare alcune parti mancanti, attingendo direttamente dal modello autentico.

Seguici sui nostri canali