Cosa fare a Belluno e provincia: gli eventi del weekend del 6 e 7 novembre 2021
Ecco cosa poter fare nella splendida provincia abbracciata dalle Dolomiti.
Gli appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo a Belluno e provincia. Ecco i nostri consueti consigli per sabato 6 e domenica 7 novembre 2021.
Cosa fare a Belluno e provincia nel weekend
BELLUNO. Magnificat
- Sabato 6 novembre
Sabato 6 novembre, al teatro comunale di Belluno va in scena "Magnificat", monologo dell'attrice Lucilla Giagnoni.
Magnificat
“Femminile” e “Maschile” sono degli archetipi, cioè stanno all’origine di ogni pensiero conscio e inconscio, iscritti nel nostro codice più profondo, sono il substrato di tutta l’umanità, di tutta la vita. Le fiabe che ci sono state narrate da bambini sono scrigni di archetipi. La fiaba in cui la “fanciulla” circondata dalle benedizioni e maledizioni delle fate si punge col fuso e cade addormentata per cento anni, parla di un archetipo del “Femminile” addormentato, nascosto, coperto da rovi (che in alcune versioni mentre è addormentato viene addirittura stuprato e genera figli). Anche gli antichi miti sono depositi di archetipi: la dea della terra e delle messi vaga per il mondo piangendo il rapimento della figlia prigioniera nel mondo di sotto, quello dei morti, ma viene risvegliata dal suo dolore e ride solo quando una vecchia contadina le mostra il suo seno e il sesso.
A questa Terra che custodisce dentro di sé, sotterranea, la forza generatrice del “Femminile”, fanno riferimento le ultime parole di un’altra straordinaria preghiera/poesia, che è anche il finale di “Furiosa Mente”. “Laudato sii mi signore per sora nostra matre Terra”: canta San Francesco. Terra è Humus, da cui la parola Homo, e non invece Donna che viene da Domina, Signora, quasi a compensare con un titolo ciò che non è. O non è ancora. Come non è che Homo, Humus, conosca e pratichi l’Humilitas, l’umiltà, cioè l’essere in armonia con la Terra. E così, dopo l’invito alla lode, al rendere grazie e alla cura, è proprio l’umiltà ciò a cui ci chiama il “Cantico delle creature”: Laudate e benedicete mi signore e rengraziate e serviateli cum grande Humilitate.
Ma l’umiltà, insieme alla lode, al ringraziamento, al servizio è tra le prime parole di una preghiera/ poesia ancora più antica: il “Magnificat”. “L’anima mia magnifica il signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore perché ha guardato l’umiltà della sua serva”. Proprio perché Serva è Signora e Regina. Vergine, Madre. “D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata”. Felice cioè “grande” in greco.
Forse, questa è una risposta: le Generazioni, cioè la Storia, cioè il nostro agire, dovranno d’ora in poi riconoscere tutto questo. Solo se dalla Terra riemergerà il “Femminile”, ci sarà una possibilità per tutti di futura convivenza, non solo nella sopravvivenza, ma nella beatitudine, cioè nella felicità.
BORGO VALBELLUNA. Note d'arte
- Domenica 7 novembre
Domenica 7 novembre, all'auditorium ex chiesa di San Pietro, serata promossa da Art Dolomites in collaborazione con il Gruppo Natura Lentiai, il Comitato Frazionale Bardies e l'associazione Arte Nuova. Il duetto di clarinetti di Jacopo De Biasi e Stefano De Marco eseguirà musiche di Bach, Rossini, Mozart, Rameau e Paradisi intervallate dalle letture a cura del Gruppo Teatrale Zumellese ispirate a Dino Buzzati e alla natura.
Una conclusione meravigliosa della rassegna Ripartiamo da qui BVB che ha visto coinvolte tutte le frazioni e le associazioni del territorio. L'ingresso è libero previa prenotazione presso l'ufficio turistico di Borgo Valbelluna, è necessario il green pass, si raccomanda l'osservanza delle regole sul distanziamento personale e l'uso della mascherina.
SEDICO. Rievocazione storica al Castelliere di Noal
Domenica 7 novembre, alle ore 14.00, al Castelliere di Noal di Sedico, andrà in scena la rievocazione storica dei fatti d'arme tra i Bellunesi e i Trevigiani nel 1196. Con l'occasione verrà spiegata la storia della distruzione del castello di Mirabei.
FELTRE. Collezione di vetri veneziani Carla Nasci - Ferruccio Franzoia
- Sabato 16 e domenica 17 ottobre
Fino al 31 dicembre 2021 a Feltre, ai capolavori in ferro battuto di Carlo Rizzarda si aggiungono ora, in un intrigante connubio di forza e fragilità, i preziosi vetri d’autore della Collezione Carla Nasci-Ferruccio Franzoia: 800 pezzi che spaziano dal XVIII secolo alla contemporaneità, con uno speciale focus sulla produzione muranese e, in particolare, sui grandi “creativi” del vetro. Scarpa e Zecchin, innanzitutto. Con Martinuzzi, Buzzi, Tyra Lundgren, Paolo Venini, Massimo Vignelli, Fulvio Bianconi, Toni Zuccheri, Alfredo Barbini, Archimede Seguso, Flavio Poli, Tapio Wirkkala, Guido Balsamo Stella, Giuseppe Barovier e Guido Bin, pseudonimo di Mario Deluigi e a contemporanei come i Santillana, Sergio Asti e Luciano Gaspari. Per rimanere aggiornati su giorni e orari di apertura, consultare il sito web ufficiale.
DOVE: Galleria d'arte moderna Carlo Rizzarda, via Paradiso 8, Feltre (BL)