Beccati dalla Finanza

Spostavano la residenza per non pagare l'Imu (e per viaggiare in regime di lockdown)

Sono 42 i falsi residenti scoperti dalla Guardia di Finanza di Belluno in collaborazione con il Comune di Auronzo di Cadore...

Spostavano la residenza per non pagare l'Imu (e per viaggiare in regime di lockdown)
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La collaborazione istituzionale tra il Comune di Auronzo di Cadore e le Fiamme Gialle della locale Tenenza ha portato alla scoperta di quarantadue “falsi residenti” proprietari di abitazioni sul territorio comunale.

Spostavano la residenza per non pagare l'Imu (e per viaggiare in regime di lockdown)

I finanzieri, in sinergia con la Polizia Locale, l’Ufficio Tributi e l’Ufficio Anagrafe del Comune di Auronzo di Cadore, hanno passato al setaccio centinaia di nominativi di persone formalmente residenti, concentrandosi su quelle che presentavano maggiori alert di rischio, quali anomali consumi di energia elettrica, acqua e gas, maggiori nei periodi festivi e di vacanza e notevolmente inferiori rispetto a nuclei familiari effettivamente dimoranti, o l’assenza dalle abitazioni, riscontrata a seguito di numerosi e ripetuti sopralluoghi, svolti dal personale della Guardia di Finanza e dalla Polizia Locale, in periodi e orari diversi.

I “furbetti”, la maggior parte originari della provincia di Venezia e dell’Emilia-Romagna, avevano acquistato le seconde case spostando la residenza di almeno un componente della famiglia al fine di non pagare l’Imposta Municipale Propria (IMU), beneficiare di sconti sui mutui per la prima casa, avvalersi di tariffe vantaggiose per energia elettrica, acqua e gas nonché, nel recente passato, permettergli di aggirare le disposizioni sul lockdown imposto a seguito all’emergenza coronavirus.

Tutti i quarantadue “falsi residenti” non avevano mai presentato al Comune la dichiarazione IMU e molti di essi non avevano indicato gli immobili neppure ai fini reddituali.

Le violazioni già contestate dalla Guardia di Finanza, la cui attività investigativa prosegue per accertare eventuali ulteriori irregolarità, hanno permesso di recuperare a tassazione 50.662,00 Euro ai fini delle imposte sui redditi e garantito al Comune di Auronzo di Cadore, competente per l’accertamento e la riscossione, di recuperare 133.063,00 Euro derivanti dall’omesso versamento dell’IMU.

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