Ideal Standard, c'è l'accordo: salvi i 430 dipendenti
Il contratto di vendita alla cordata Finint partirà a metà aprile
I lavoratori di Ideal Standard sono salvi. Tutti i dipendenti del sito di Borgo Valbelluna verranno assorbiti dai nuovi compratori, nessuno escluso.
Ideal Standard, c'è l'accordo: salvi i 430 dipendenti
E' una buona notizia. E lo si deve, evidentemente all'impegno di tutti gli attori in gioco. C'è l'accordo, infatti, sulla cessione dello stabilimento Ideal Standard di Borgo Valbelluna alla cordata veneta guidata dalla Banca Finint, dalla Delfin e dalla holding di Luigi Rossi Luciani Sapa. Ma la vera notizia, in questo senso, è rappresentata da un aspetto in cui pochi, a dire il vero, avrebbero scommesso: tutti i dipendenti, 430, sarà riassorbito.
Tutti assunti, nessuno lasciato a casa. E' quanto emerso al tavolo istituzionale condotto dall'assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan insieme al dirigente dell'unità di crisi, Mattia Losego, i referenti di Ideal Standard, Confindustria Belluno, i rappresentanti sindacali, di Mise, Invitalia e l'advisor di Sernet.
Nel mese di ottobre la multinazionale belga aveva annunciato la chiusura del sito di Borgo Valbelluna. La notizia era apparsa subito preoccupante, non solo per i lavoratori che si sarebbero trovati, di punto in bianco, senza lavoro. Ma anche per il territorio che avrebbe perso un'importante presenza. Le trattative erano partite immediatamente, anche grazie alla mediazione di Regione Veneto. Tre mesi fa il primo accordo tra proprietà, sindacati e interessati per cercare la quadra su aspetti importanti: dalla cessione dei macchinari alla gestione del marchi, dalla cassa integrazione al tesoretto di 15 milioni di euro.
E già in quell'occasione la cordata di imprenditori veneti aveva manifestato interesse nell'acquisizione. Ora il prossimo step è fissato il 14 di aprile per mettere per iscritto un accordo preliminare di vendita, andando però a fondo nelle questioni relative alla produzione. La bozza verrà poi ufficializzata dai legali entro la fine di aprile. Il piano di acquisizione prevede la tutela di un territorio definito strategico per la Regione e per l'intero sistema Paese.