Dubbi e chiarimenti

Milano Cortina 2026, ambientalisti sul piede di guerra: si teme l'impatto delle opere per le Olimpiadi

I vertici della Regione hanno voluto rispondere ai chiarimenti e ai dubbi sollevati dalle associazioni ambientaliste...

Milano Cortina 2026, ambientalisti sul piede di guerra: si teme l'impatto delle opere per le Olimpiadi
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Si apprende dalle agenzie che otto associazioni di protezione ambientale (Cai-Club Alpino Italiano, Federazione Nazionale Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu-Lega Italiana Protezione Uccelli, Mountain Wilderness Italia, Touring Club Italiano e Wwf–World Wildlife Fund) hanno espresso forte preoccupazione per il grave impatto ambientale che rischia di essere provocato dalle opere previste per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026. A tal proposito dirigenti e tecnici competenti della Regione Veneto hanno voluto precisare alcuni punti...

Milano Cortina 2026, ambientalisti sul piede di guerra: si teme l'impatto delle opere per le Olimpiadi

Ambientalisti da una parte, vertici della Regione Veneto dall'altra. Il tema? E' presto detto. Ci sono delle preoccupazioni riguardo l'impatto che avranno le opere e le strutture che verranno realizzate in occasione dell'attesissima kermesse sportiva Milano Cortina 2026. Mancano, infatti, ancora degli anni per l'avvio delle olimpiadi, ma già la "macchina" è in moto. E per gli ambientalisti è già il momento di esporre le proprie perplessità. Ed è per questo motivo che Regione ha voluto diffondere alcuni chiarimenti. Chiarimenti che si possono racchiudere in tre punti.

  1. Per rispondere alle preoccupazioni, già lunedì 11 aprile era stato organizzato un incontro fra le associazioni e i tecnici della Regione che seguono i lavori per le Olimpiadi. La riunione è stata l’occasione per rappresentare loro lo stato attuale dei procedimenti di attuazione delle opere, come la riqualificazione della pista da bob, il villaggio olimpico, la variante di Longarone, la variante di Cortina, la ristrutturazione del trampolino per la “medal plaza” etc c’è stato un lungo incontro, molto approfondito e franco, nel quale sono emersi dubbi da parte delle associazioni sulla necessità della nomina di un Commissario per le opere essenziali per lo svolgimento dei giochi. I tecnici hanno fatto presente che non è un segreto che appalti da condurre in pochi anni per un importo complessivo che si aggira intorno al miliardo necessitino di una struttura dedicata esclusivamente a quell’obiettivo, al fine di giungere in tempo, non presente in alcuno degli enti locali oggi attivi. A questo si aggiunga che per ritardi amministrativi si è perso del tempo nella fase iniziale. La Regione ha inteso rimediare per le opere principali assumendo, nelle more di diversa organizzazione statale, il coordinamento, il monitoraggio ed in alcuni casi la funzione di soggetto attuatore. Tuttavia, nonostante questo ed oltre alla Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 che si sta strutturando per seguire esclusivamente le suddette realizzazioni, è necessaria anche la nomina di un soggetto unico che conduca e approvi i procedimenti senza alcun indugio, raccordandosi con tutte le autorità competenti sul territorio: il Commissario straordinario.
  2. Nell’incontro di lunedì scorso è stato quindi spiegato a tutti gli interlocutori che la figura del Commissario straordinario non permetterà di evitare alcun passaggio previsto dalla normativa, soprattutto in ambito ambientale o paesaggistico, come VAS, VIA, VINCA, autorizzazione paesaggistica, qualora dovuta. Sono previste solamente delle tempistiche più brevi per l’acquisizione dei pareri e nulla osta, o percorsi preferenziali, in analogia alle opere del PNRR.
  3. Sempre lunedì le associazioni hanno dimostrato notevole soddisfazione per l’attenzione, peraltro dovuta, resa da parte della Regione nel farli partecipi della situazione, con piena trasparenza, tanto che il Presidente Zaia ha ritenuto di dare indicazioni affinché venga individuato un metodo di informazione aggiuntivo a quelli previsti dalle norme vigenti, più immediato e continuato, nonché pienamente trasparente, al fine che tutti i cittadini possano conoscere appieno lo stato dell’arte e le caratteristiche di ogni singola opera pubblica relativa alle Olimpiadi. Per questo i tecnici incaricati sono già all’opera.

 

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