Il report

Ancora troppi interventi del Soccorso alpino: una dozzina nella sola giornata di domenica

Più che un elenco pare un bollettino di guerra. E purtroppo si devono registrare anche due tragedie...

Ancora troppi interventi del Soccorso alpino: una dozzina nella sola giornata di domenica
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La ricerca del fresco continua a riempire i sentieri. Purtroppo sulle montagne venete questa domenica, tra le tante emergenze, si sono contati due malori mortali a Passo della Lora e sul sentiero del Monte Ponta.

Ancora troppi interventi del Soccorso alpino: una dozzina nella sola giornata di domenica

"Ripetiamo una preghiera a tutti coloro che contattano il 118 chiedendo aiuto: in attesa delle squadre e dei mezzi, non spostatevi dal punto in cui siete, potreste perdere la connessione e non essere più raggiungibili per ridefinire il nuovo luogo, i soccorritori non vi troveranno nel punto stabilito, ma soprattutto potreste anche mettervi in situazioni di rischio maggiore. Grazie".

Verso le 12.15 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Schio per un'alpinista che si era fatta male scendendo lungo un canale. Partiti per scalare la Via Noaro nella zona del Vaio Stretto, sul Monte Cornetto, in cerca dell'attacco 4 rocciatori erano usciti dal sentiero iniziando a risalire un canale. Resisi conto dello sbaglio, erano tornati sui loro passi, ma, in un tratto sconnesso interessato da una frana di sassi, la donna, 51 anni, di Vicenza, aveva messo male un piede riportando la sospetta frattura della tibia. Una squadra, guidata da uno dei compagni andatole incontro, ha raggiunto l'infortunata, le ha stabilizzato la gamba e la ha caricata imbarella, per poi trasportarla lungo il canale fino al sentiero e da lì all'ambulanza, ferma sulla strada nelle adiacenze di Malga Cornetto e poi partita in direzione dell'ospedale di Santorso.

Il Soccorso alpino di Feltre è intervenuto a Lamon, un centinaio di metri prima delle Cascate del Salton, dove, percorrendo il sentiero assieme al marito e ad amici, una donna era scivolata con conseguente possibile frattura della caviglia. Raggiunta da una squadra, alla 56enne di Volpago del Montello (TV) è stato messo un tutore e le è stata stabilizzata la gamba. I soccorritori hanno poi aperto un varco tra la vegetazione per facilitare il recupero, ultimato dal tecnico di elisoccorso dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore con un verricello di 45 metri. L'infortunata è stata quindi accompagnata all'ospedale di Feltre.

L'elimbulanza è poi volata sul tracciato della Transcivetta, per la caduta di un'atleta all'altezza del Coldai. La donna, 40 anni, di Maniago (PN), che era ruzzolata tra le rocce, si era fatta male a una gamba ed era assistita dal personale del Soccorso alpino, è stata imbarcata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 35 metri, dopo una prima verifica delle condizioni da parte del medico di bordo, e portata all'ospedale di Belluno.

Una squadra del Soccorso alpino del Centro Cadore è intervenuta lungo la strada che sale verso il Rifugio Cercenà, a Domegge di Cadore, poiché, uscito di strada con la moto, nel tentativo di riportarla sulla carreggiata un 26enne di Lorenzago di Cadore (BL), aveva riportato uno strappo muscolare. Una squadra ha aiutato il ragazzo a recuperare il mezzo, per poi accompagnare lui al rendez vous con l'ambulanza, diretta all'ospedale di Pieve di Cadore.

L'elicottero di Dolomiti Emergency è stato inviato dalla Centrale del 118 sotto Forcella Ra Valles, in quanto, percorrendo il sentiero che da Piè Tofana porta a Ra Valles, una coppia era uscita dal tracciato finendo incrodata, incapace di proseguire o tornare sui propri passi. I due, 32 anni, di Vicenza lui e 27 anni, di Padova lei, sono stati individuati e issati a bordo utilizzando il verricello, per poi essere lasciati a Fiames.

Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois è andata in aiuto di una ciclista caduta dalla propria mountain bike a pedalata assistita, mentre con un gruppo stava salendo da Passo Valles verso il Col Margherita. Alla 44anne, di Milano, che aveva riportato nell'urto a terra la probabile rottura del gomito, è stato innanzitutto immobilizzato il braccio, dai soccorritori arrivati in fuoristrada da lei, 200 metri circa sotto Col Margherita. La donna è stata poi portata fino all'ambulanza della Croce Verde, partita in direzione dell'ospedale di Agordo.

L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato una seconda missione lungo il tracciato della Transcivetta, questa volta nel comune di Alleghe, in Val Civetta, sotto il Rifugio Tissi, per uno dei partecipanti colto da malore. Sbarcati in hovering nelle vicinanze equipe medica e tecnico di elisoccorso, è subito stata data una prima valutazione delle condizioni del 58enne di Vicenza, caricato poi a bordo e trasportato per accertamenti all'ospedale di Agordo.

L'elicottero di Dolomiti Emergency è invece volato sopra il Passo Silvella, Comelico Superiore, dove un ciclista, che faceva parte di un gruppo di amici, aveva perso il controllo della mountain bike, cadendo a terra e sbattendo il volto in una zona verso il confine con l'Austria. Il 61enne, cittadino svizzero, ha ricevuto le prime cure a seguito del possibile trauma cranico e facciale riportati dall'equipe medica scesa in hovering. Una volta imbarcato con il verricello dal tecnico di elisoccorso, l'infortunato è stato accompagnato all'ospedale di Belluno.

Successivamente, verso le 17, l'eliambulanza di Fiames è intervenuta sulla Ferrata Dibona al Cristallo, per tre escursionisti illesi, incapaci di proseguire. Padre, madre e figlia adolescente svedesi, erano infatti bloccati all'altezza di forcella Grande. Caricati a bordo in hovering, sono stati poi lasciati a Rio Gere.

Su richiesta dei Carabinieri di Bassano del Grappa, che avevano ricevuto la chiamata, verso le 18.30 è stato attivato il Soccorso alpino di Asiago, per una coppia di escursionisti in difficoltà nella zona di Campolongo. A chiedere aiuto, abbastanza agitato, un 44enne di Isernia, poiché nel rientrare dalla visita a Forte Campolongo con la compagna avevano perso l'orientamento e non sapevano più in che direzione andare. Dopo aver detto loro di non muoversi, due squadre sono partite, ma non sono più state in grado di mettersi in contatto con la coppia che, essendosi poi spostata, non era più raggiungibile. Fortunatamente, passato poco tempo, i soccorriotori li hanno individuati che avevano ritrovato la strada e, riallacciatisi alla rete, stavano per avvertire. L'allarme è quindi cessato.

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