30 agosto 1965

Strage a Mattmark, nel giorno dell'anniversario Zaia ricorda le vittime bellunesi

"Erano il simbolo dell'emigrazione operosa"

Strage a Mattmark, nel giorno dell'anniversario Zaia ricorda le vittime bellunesi
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La storia dell’emigrazione non è fatta solo di numeri, statistiche e date: dietro ogni numero ci sono uomini e famiglie, lavoro e fatiche, speranze e dolori.

Strage a Mattmark, nel giorno dell'anniversario Zaia ricorda le vittime bellunesi

"Una data come quella di oggi deve rimanere scolpita nella memoria e far riandare con il pensiero a quanti bellunesi molti anni fa persero la vita nel tentativo di costruire, per sé e per i propri cari, un futuro migliore. A quegli operai dobbiamo moltissimo: il loro sacrificio non è stato vano, anzi: ha contribuito a raccontare la storia della nostra regione e la nostra identità attraverso singole storie individuali. Se oggi il Veneto è una terra operosa lo dobbiamo proprio a quanti, prima di noi, hanno tracciato un solco. Oggi abbiamo il dovere di ricordare, per ringraziare".

Nächtliche Räumungsarbeiten mit schwerem Gerät

Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto ricorda i 17 lavoratori di varie località del bellunese che, il 30 agosto del 1965, persero la vita sotto la valanga che investì il cantiere per la costruzione di una diga a Mattmark, in Svizzera, sul ghiacciaio dell’Allalin.

“Mattmark ha segnato una cesura nella storia dell’emigrazione veneta e italiana. Per questo deve rimanere un simbolo: non dobbiamo dimenticare quegli uomini, ai quali vanno la nostra gratitudine e il nostro rispetto”, conclude il Presidente.

Foto: Comet Photo AG (Zürich) - ETH-Bibliothek Zürich, Bildarchiv / Fotograf: Comet Photo AG (Zürich) / Com_L14-0616-0005-0002 / CC BY-SA 4.0

Lucignolobrescia

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