La sentenza

Multa annullata dal giudice ma il sindaco ribatte: “Faremo appello”

Secondo il magistrato l’autovelox di Sedico non sarebbe omologato...

Multa annullata dal giudice ma il sindaco ribatte: “Faremo appello”
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Galeotto fu l’autovelox e chi lo installò.

Multa annullata dal giudice ma il sindaco ribatte: “Faremo appello”

In questi giorni il giudice di pace di Belluno ha accolto il ricorso promosso da Altvelox per una società bellunese che si era vista recapitare dal Comune di Sedico una multa. Motivo? L’automobilista aveva superato di tre chilometri orari il limite massimo imposto in quella strada, cioè 90 chilometri orari. Alla fine, la sanzione è stata annullata.

“Anche quell'autovelox è illegittimo – scrive in una nota Altvelox - poiché non ha mai superato l'obbligatoria omologazione prevista per tutti gli strumenti che misurano spazio-tempo".

 

La Corte di Cassazione si è espressa diverse volte sull’argomento. Nella sentenza numero 35830 del 2021, ad esempio, specifica che siccome le apparecchiature di misurazione della velocità devono essere periodicamente tarate e verificate, in presenza di contestazione da parte del soggetto sanzionato, spetta alla amministrazione pubblica la prova positiva dell'iniziale omologazione e della periodica taratura dello strumento. In questo caso non sarebbe stato fatto ed è per questo che il giudice ha dato ragione all’automobilista annullando la multa.

“Come Comune faremo ricorso in Appello – spiega il sindaco Stefano Deon – La sentenza non è soddisfacente. Procederemo in tutte le sedi opportune per tutelare la nostra immagine. Veniamo dipinti come se facessimo le cose in modo illegittimo e ovviamente non è così. Presenteremo le nostre istanze sperando che questa volta vengano ascoltate. Noi siamo fiduciosi di aver fatto le cose in modo corretto”.

Altrettanto convinta è la contro parte.

“Assodato che tutti dobbiamo rispettare i limiti di velocità e prestare sempre la massima attenzione alla guida - aggiunge Altvelox - ritieniamo che sia altrettanto sacrosanto che siano le pubbliche amministrazioni a rispettare le leggi anche quando "in nome della sicurezza stradale" incassano a discapito degli utenti ingenti proventi, come il Comune di Sedico che nel solo 2021 ha dichiarato proventi per quasi 170mila euro (fonte Ministero Interno). Stiano quindi tranquilli tutti gli utenti della Strada Regionale "Agordina" che porta nelle nostre Dolomiti, percorsa quotidianamente da moltissimi lavoratori pendolari e turisti, sappiano che quell'autovelox da oggi è formalmente illegale».

In realtà non è ancora detta l’ultima parola perché il Comune appellerà la sentenza.

«Quell’autovelox non è stato posizionato per fare cassa – conclude il sindaco - ma perché si tratta di una strada pericolosa dove si corre tanto e ci sono stati incidenti gravi. Abbiamo dovuto metterlo, sollecitati anche da altri enti. Le sanzioni non sono tantissime e come deterrente ha funzionato. L’obiettivo primario, cioè ridurre l’incidentalità, è stato raggiunto”.

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