Lentiai

Rifiuti sulle strade bellunesi: “Questo il biglietto da visita per chi arriva da sud”

Le associazioni di volontariato si sono unite per redigere un documento da inviare alle amministrazioni comunali e alla Provincia

Rifiuti sulle strade bellunesi: “Questo il biglietto da visita per chi arriva da sud”
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Un documento per dire “basta”.

Rifiuti sulle strade bellunesi: “Questo il biglietto da visita per chi arriva da sud”

Sarà inviato dalle associazioni di volontariato alle amministrazioni comunali e alla Provincia per la situazione (non più gestibile) dei rifiuti abbandonati sulle strade bellunesi.

“Il rispetto e la cura di una comunità nei riguardi del proprio ambiente, inteso come acqua, aria e terra, si misura anche dalle immondizie abbandonate o comunque presenti lungo le strade, i marciapiedi, valli e ponti – spiega il gruppo “Natura Lentiai” - Così il biglietto da visita, la vetrina della nostra Provincia, per chi raggiunge la Valbelluna provenendo da sud, percorrendo la SP1 - Madonna del Piave, sono oramai da decenni i sacchi di immondizie abbandonati e lasciati insieme a svariate tipologie di oggetti, lungo i bordi stradali e nelle piazzole di sosta. Prendendo atto dell'impegno e dei risultati ottenuti dai bellunesi e dalle amministrazioni nella raccolta differenziata, dobbiamo comunque segnalare che i comportamenti incivili ed inaccettabili di pochi vanificato l'impegno, il lavoro ed i sacrifici di molti. Dunque dobbiamo cambiare registro, girare pagina!”.

È per questo che le associazioni di volontariato si sono riunite, dopo anni di interventi nel territorio feltrino ed in Valbelluna, per redigere un documento da sottoporre ai sindaci, alla Provincia e agli enti pubblici, per dire “basta”.

“Dobbiamo finirla e mettere davanti alle proprie responsabilità, civili e penali, tutti gli eco-sporchi ed eco-maleducati che stagionalmente vanificano il lavoro di tanti volontari che da tempo si prodigano con le amministrazioni per tener pulite alcune zone di questo angolo di paradiso che è la nostra Provincia” concludono i volontari.

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