La misura

Via libera alla raccolta di legname vicino ai fiumi, gli agricoltori: “Servono regole”

Il presidente di Cia Belluno Rio Levis: “Abbiamo chiesto alle autorità competenti che, prima di qualsivoglia intervento, venga stipulato uno specifico protocollo tra le aziende agricole e le Istituzioni interessate”

Via libera alla raccolta di legname vicino ai fiumi, gli agricoltori: “Servono regole”
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Opportunità per gli imprenditori agricoli di montagna.

Via libera alla raccolta di legname vicino ai fiumi, gli agricoltori: “Servono regole”

Ci sarà infatti la possibilità di raccogliere il legname depositatosi naturalmente nell’alveo dei fiumi e dei torrenti a seguito di eventi atmosferici avversi al fine di incentivare la produzione di energia da biomassa legnosa, anche per autoconsumo, e per prevenire il dissesto idrogeologico.

La misura, contenuta nella Legge di Bilancio 2023, è stata illustrata nei giorni scorsi in occasione dell’assemblea annuale di Cia Belluno che si è tenuta alla birreria Pedavena.

“In questo momento – ha spiegato il presidente di Cia Belluno, Rio Levis – le capacità degli invasi montani sono ridotte del 60% a motivo della presenza di detriti di vario genere, tra cui diverso materiale legnoso. Numeri preoccupanti, pure alla luce del fenomeno della siccità che sta già attanagliando tanto il territorio bellunese che, a cascata, la pianura veneta. Tuttavia abbiamo chiesto alle autorità competenti che, prima di qualsivoglia intervento, venga stipulato uno specifico protocollo tra le aziende agricole e le Istituzioni interessate, ovvero i Comuni, il Demanio, la Provincia e i vigili del fuoco, nei casi di rischio di annegamento degli operatori. Occorre, infatti, regolamentare gli accessi dei mezzi nei torrenti e nei corsi d’acqua”.

Inoltre, secondo Cia Belluno, la burocrazia delle autorizzazioni non dovrà in alcun modo penalizzare l’attività, ottenendo l’effetto contrario. Presente all’assemblea, alla quale hanno partecipato oltre cinquanta agricoltori, anche il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini.

“Stando agli ultimi dati Arpav, oggi le risorse nivali sono ridotte del 50% rispetto alla media del periodo degli scorsi anni. Insieme alle Istituzioni siamo chiamati ad individuare delle strategie per mitigare gli effetti negativi di questa perdurante siccità, a breve e a lungo termine – ha sottolineato Passarini – Ci auguriamo che il commissario straordinario nazionale per l’emergenza idrica, annunciato dal Governo, dia delle risposte efficaci e immediate per il mondo dell’agricoltura. In questo momento si tratta di resistere, anche perché le grandi opere infrastrutturali in grado di trattenere la risorsa idrica, per rilasciarla all’occorrenza, entreranno in funzione fra anni”.

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