Olimpiadi e Paralimpiadi 2026: Belluno avvia l’abbattimento delle barriere architettoniche
De Pellegrin: "Quando siamo arrivati a Palazzo Rosso abbiamo aperto una porta per mettere in collegamento il palazzo ex tribunale con il municipio, inaccessibile per le persone con carrozzina"
Belluno all’altezza delle aspettative in vista dell’appuntamento olimpico.
Olimpiadi e Paralimpiadi 2026: Belluno avvia l’abbattimento delle barriere architettoniche
Ne è convinto il sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin che, insieme alla giunta, sta lavorando per abbattere le barriere architettoniche per una città sempre più inclusiva.
Mancano pochi giorni alla pubblicazione, nella sezione “Bandi e avvisi” del sito istituzionale del Comune di Belluno, dell’ “Avviso pubblico esplorativo per manifestazione di interesse volto alla raccolta di candidatura per il futuro conferimento di incarico professionale per espletamento attività di redazione del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche nel comune di Belluno”.
L’avviso esplorativo è finalizzato a ricevere manifestazioni di interesse da parte di operatori economici, quindi a esplorare le possibilità offerte dal mercato e raccoglierne eventuali disponibilità in vista di un prossimo affidamento diretto.
“Il piano ci fornirà una fotografia chiara della situazione, sia degli edifici pubblici che di strade, marciapiedi e parchi – prosegue il sindaco - con quello in mano avremo una visione completa da cui partire per programmare gli interventi, con una scala di priorità che definiremo”.
Anche in vista di Olimpiadi e Paralimpiadi, Belluno punta a ritagliarsi un ruolo da capoluogo diventando cittadella sportiva con un calendario di eventi e convegni a tema.
“Bene l’intervento del Governo, del Ministro Santanchè, che ha fornito la traccia a cui fare riferimento per le opere di adeguamento – aggiunge - la check list dei criteri da seguire per rendere accessibile una struttura vale anche per gli impianti sportivi, ne terremo conto. Molto è cambiato in termini di sensibilità negli ultimi anni, sta passando la consapevolezza che adeguare una struttura non è un merito da applaudire perché raro, ma la normalità, un atto dovuto per assicurare a tutti il diritto di accedere a palazzi pubblici, alberghi, impianti sportivi. Noi quando siamo arrivati a Palazzo Rosso abbiamo aperto una porta per mettere in collegamento il palazzo ex tribunale, servito dall’ascensore, con il municipio così da dare la possibilità anche a chi ha difficoltà fisiche e alle mamme con carrozzina e passeggino di accedere al piano dove si trovano il mio ufficio e la sala Giunta”.