Prevenzione

Le foto dell’esercitazione della Protezione civile a Ponte nelle Alpi

Tramite il coordinamento del responsabile della Protezione civile locale Luciano Maddalozzo si è svolta una simulazione di uno stato d’emergenza

Le foto dell’esercitazione della Protezione civile a Ponte nelle Alpi
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Quaranta volontari della Protezione civile impegnati nella pulizia degli alvei e nel taglio delle piante.

Le foto dell’esercitazione della Protezione civile a Ponte nelle Alpi

Nel fine settimana, a Ponte nelle Alpi, si è svolta la simulazione di uno stato d’emergenza che ha interessato le frazioni dei Mazzucchi, Vich (Castellin), La Secca-Lizzona, Cadola (La Olta delle Mole) e Quantin.

Coordinati dal responsabile della Protezione civile di Ponte nelle Alpi, Luciano Maddalozzo, e dal consigliere comunale delegato, Tommaso Carlin, i volontari hanno verificato l’efficienza della macchina operativa in un’ottica di prevenzione ambientale, attraverso l’impiego sinergico di mezzi e materiale.

Queste iniziative, inoltre, hanno il compito di verificare l’operatività in ambito reale, di controllare i collegamenti radio e di monitorare la funzionalità e idoneità dei mezzi con particolare attenzione al Dpi (dispositivo di protezione individuale) e alle azioni nel rispetto delle normative in materia di sicurezza.

La giornata ha permesso poi di capire l’efficacia dei metodi di monitoraggio delle aree sensibili e soggette a possibili fragilità idrogeologiche, di pulire e rimuovere tronchi, ramaglie e radici in prossimità di flussi di acque, di rilevare i tempi necessari per la programmazione e l’esecuzione degli interventi, utili a organizzare le operazioni eventualmente necessarie in tempo reale.

“Ringrazio tutte le volontarie e i volontari che hanno preso parte a queste importanti giornate - ha affermato il consigliere comunale Tommaso Carlin -. Insieme al responsabile Luciano Maddalozzo, agli enti e alle istituzioni interessate, abbiamo portato a termine interventi mirati: come la pulizia della “Olta delle Mole” a Cadola, che è tornata a essere un’ottima zona di osservazione del fiume Piave”.

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