Neve fino a 1000 metri sulle Dolomiti: un fine settimana di maltempo in provincia di Belluno
Tempo perturbato con rinforzo dei venti e neve fino a 1000 metri nel week end in regione.
Il Veneto interessato da una fase di tempo perturbato per il passaggio di una saccatura di origine atlantica associata ad un richiamo dei venti dai quadranti orientali e ad un netto calo termico, con neve scesa a quote abbastanza basse per il periodo.
Week end di maltempo e neve
Il Veneto - e ieri, domenica 11 ottobre 2020, in particolare la provincia di Belluno - interessato da una fase di tempo perturbato per il passaggio di una saccatura di origine atlantica associata ad un richiamo dei venti dai quadranti orientali e ad un netto calo termico, con neve scesa a quote abbastanza basse per il periodo. Dalla serata di sabato 10 ottobre 2020 si sono registrate le prime precipitazioni a partire dalle zone più occidentali con qualche rovescio e temporale sulle zone pedemontane e nei pressi del Lago di Garda. In seguito le precipitazioni si sono intensificate con frequenti fenomeni convettivi e locali temporali di forte intensità, in particolare nelle primissime ore di domenica tra Valdobbiadene e Vittorio Veneto.
I numeri e le zone più colpite
Alcuni numeri: a Follina registrati ben 65 mm/h di pioggia, 25 mm/h a Chioggia, e 31 mm/h a Villafranca Veronese. Nel corso della notte le precipitazioni si sono estese a tutto il territorio regionale con fenomeni diffusi, frequenti rovesci e temporali, localmente ancora intensi come ad esempio a Vittorio Veneto dove, al primo mattino, si sono registrati 32 mm/h. Nella mattinata di domenica si è assistito ad un temporaneo diradamento delle precipitazioni su gran parte della pianura, specie su quella centro-meridionale, e ad una successiva decisa ripresa dei fenomeni nel corso del pomeriggio che hanno interessato la regione in maniera continuativa. Nella tarda serata infine le precipitazioni si sono diradate a partire dai settori più meridionali della
pianura per poi gradualmente esaurirsi su gran parte del territorio regionale. A fine giornata i quantitativi maggiori nelle 24h si registrano sulla fascia pedemontana e prealpina orientale con 142 mm/24h a Follina (TV), 118 mm/24h a Sant'Antonio Tortal (BL), 117 mm/24 a Roncadin Chies d'Alpago (BL), 114 mm/24h sul Cansiglio-Tramedere (BL) e 106 mm/24h a Vittorio Veneto (TV). Anche le Prealpi vicentine hanno registrato quantitativi significativi con 94 mm/24h a Rifugio la Guardia-Recoaro Terme; sulla fascia pedemontana le stazioni che hanno registrato i massimi valori sono state quelle di Nogarolo di Tarzo con 91 mm/24, Valdobbiadene-Bigolino con
89 mm/24h, Maser con 86 mm/24 e Farra di Soligo con 84 mm/24h, tutte in provincia di Treviso. Inoltre da sottolineare il significativo rinforzo dei venti dai quadranti orientali a tutte le quote, in particolare sul Monte Tomba (VR) dove si sono registrate raffiche di 76 km/h e sulla costa con Bora che ha raggiunto raffiche di circa 73 km/h a Rosolina-Po di Tramontana (RO).
Neve su Prealpi e Dolomiti
L’episodio perturbato di ieri, domenica, ha determinato la comparsa della neve fino a 1000-1200 m nelle Dolomiti e oltre i 1500 nelle Prealpi. Gli apporti sono stati di 40-60 cm di neve fresca oltre i 2000 m nelle Dolomiti, e nelle Prealpi anche di 40 cm a 1600 m nelle Vicentine, 20 cm nelle Bellunesi e 20 cm in quelle Veronesi. Nei fondovalle delle Dolomiti gli apporti sono stati di massimo 5-10 cm Le nevicate nella prima quindicina del mese di ottobre non sono un evento raro. Ad esempio, nelle Dolomiti Agordine a 1200 m, era già successo nel 2014, 2004, 2001 e 1995. Oggi la neve si presenta asciutta e a debole coesione fino a fondovalle. Lungo i versanti al sole subirà un rapido riscaldamento e una graduale fusione mentre lungo i versanti in ombra non subirà variazioni. In quota spira un moderato vento da N-NE con trasporto eolico della neve e formazione di accumuli di neve ventata. Considerando la presenza di 50 cm di neve al suolo, si formeranno lastroni da vento, instabili e con debole sovraccarico. Si invitano gli escursionisti alla prudenza e ad una attenta valutazione degli accumuli di neve che vanno aggirati in sicurezza.