Cosa fare a Belluno e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 8 e domenica 9 aprile 2023
Ecco cosa poter fare nella splendida provincia abbracciata dalle Dolomiti
Gli appuntamenti imperdibili a Belluno e provincia. Ecco i nostri consueti consigli per sabato 8 e domenica 9 aprile 2023.
Cosa fare a Belluno e provincia nel weekend
FELTRE. Fiera dell'oggetto ritrovato
- Domenica 9 aprile
Tra le molteplici rassegne che spaziano dai mercati delle pulci ai mercatini dell'antiquariato in Veneto, la Fiera dell’oggetto ritrovato che si svolge nel centro storico di Feltre la seconda domenica del mese, da aprile a dicembre, si caratterizza per la sua attenzione al tema del riuso, del riciclo e del restauro.
Nelle bancarelle tra Piazza Maggiore e via Mezzaterra c’è chi vende, chi scambia, chi valorizza e chi, più semplicemente, vuol dare alle cose una seconda vita.
Si trovano in vendita oggetti di ogni tipo e di ogni epoca: dall’antiquariato al modernariato all’usato. Dalle porcellane ai vestiti vintage, dai dischi alle cassette di legno, dagli attrezzi usati dai nostri nonni alle monete… ce n’è per tutti i gusti!
Le bancarelle e i gazebo sono contornati dai palazzi affrescati e dal severo corpo medievale del Castello di Alboino, una visita lo meritano anche il bellissimo Teatro de la Sena (chiuso per restauro), miniatura originale del più famoso Gran Teatro la Fenice in Venezia, la Galleria d'arte moderna Carlo Rizzarda, il Museo Civico e il Museo diocesano d'arte sacra, tutti comodamente raggiungibili sempre in centro storico e con costi d'ingresso estremamente contenuti.
FELTRE. Caccia alle uova
- Sabato 8 aprile
A grande richiesta torna il nostro evento pasquale dedicato ai bambini!
La Galleria Rizzarda vi aspetta sabato 8 aprile per la “Caccia alle uova” tra le sale del museo. Dopo averle cercate e trovate i piccoli partecipanti potranno decorarle a loro piacimento, ispirandosi alle
opere presenti in Galleria.
Vi aspettiamo sabato 8 aprile alle ore 16.00 in Galleria Rizzarda.
PRENOTAZIONI
museifeltre@aqua-naturaecultura.com
Tel. 327 2562682
BELLUNO. Visita a Villa Miari-Fulcis
- Domenica 2 aprile
La Villa di Modolo, appartenente alla famiglia dei Conti Miari-Fulcis, è dislocata nel cuore della Valbelluna con vista sulle Dolomiti patrimonio dell'UNESCO, a soli 6 km dalla città di Belluno.
La famiglia Miari-Fulcis, conti dal 1412 per regio decreto Austroungarico, vi risiede da oltre 900 anni ed ha modificato nei secoli la sua dimora fino all'ultimo intervento in stile palladiano avvenuto tra il 1780 ed il 1806 ed oggi ancora perfettamente conservata. La villa, inserita in una strepitosa cornice naturale, ben si presta, con tutte le sue splendide sale, ad accogliere ricevimenti ed incontri che rimarranno nei ricordi di tutti. Il Borgo rurale competa un'offerta di soluzioni unica nel suo genere.
Una tra le 15 maggiori ville della Provincia di Belluno è compresa nella catalogazione delle 100 ville venete di Antonio Canova. L'attuale configurazione della maestosa residenza si deve all'architetto Andrea Miari che alla fine del 1700 volle trasformare ed ingrandire la villa di campagna. Le sale ed il salone sono decorati e perfettamente conservati grazie alla dedizione della famiglia che con attenzione, cura e passione ha saputo restaurare e conservare nonostante i terribili anni della prima guerra mondiale che videro la casa saccheggiata di tutti gli arredi, biblioteca ed archivi dalle truppe tedesche, che la trsformarono in ospedale da campo.
Per scoprire la storia e la straordinaria bellezza di questo edificio e del proprio borgo, la famiglia Miari-Fulcis inaugura la prima apertura della stagione con visite guidate a Pasqua!
Sono aperti sabato 8 e domenica 9 aprile 2023 dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
Ci sarà anche la possibilità di avere a disposizione un punto di ristoro.
ALANO DI PIAVE. Mostra "Ago e spillo"
- Domenica 9 aprile
Mostra temporanea sulle armi antiche con funzionamento a spillo e ago. Le armi furono utilizzate durante le guerre d’Indipendenza dell’Ottocento fino alla presa della città di Roma nel 1870.
I materiali, circa 40 pezzi, sono in parte nella raccolta museale di Alano ed in parte in prestito prevenienti da altre realtà museali. Verranno esposti in una delle sale del museo allestita appositamente.
Curatore è il Dott. Glauco Angeletti, Oplologo del Ministero per i Beni Culturali (MIBAC).
CORTINA. L'arte dei fili d'argento
- Sabato 8 e domenica 9 aprile
Il Museo Etnografico “Regole d’Ampezzo” in collaborazione con la Union de i Ladis d’Anpezo ha pensato per l’estate 2022 una mostra, che in realtà si protrarrà per la durata di un anno, dedicata ad uno degli artigianati tipici della conca: la filigrana. L’arte della lavorazione dell’argento puro è stato per decenni, secoli persino, uno dei cavalli di battaglia tra gli insegnamenti della Scuola d’Arte, formando nel tempo mastri orafi capaci di dare vita a splendidi capolavori dal gusto e dalla raffinatezza impareggiabili.
Tra i gioielli realizzati in filigrana (prevalentemente in argento, ma alcune parti anche in oro) spiccano i trèmui, caratteristici spilloni per capelli destinati ad adornare l’acconciatura femminile del costume tradizionale. I fiori, che ricordano quelli dei prati presenti a Cortina, sono realizzati partendo da un filo lavorato fino ad ottenere le spessore di 0,08cm, ovvero un capello e sono rifiniti con pietre colorate. Saranno proprio loro, insieme a spille, collane ed altro a far bella mostra di sé nell’esposizione che il Museo Etnografico renderà visitabile dal 1 agosto al 09 ottobre 2022. Un vero e proprio atto d’amore verso un’arte che purtroppo sta scomparendo insieme ai suoi custodi, il cui numero si assottiglia velocemente, ma che merita di essere mostrata ed esaltata affinché qualcuno, magari colpito dalle meraviglie d’argento, decida di raccoglierne il testimone. L’allestimento è stato possibile grazie ai prestiti di alcune famiglie ampezzane che ringraziamo per la disponibilità e generosità nell’affidarci questi preziosi tesori di famiglia. Con l’occasione vogliamo ringraziare i collaboratori e curatori della mostra, in particolare Adriano Verocai, Elsa Zardini, Gioia de Bigontina, Giacomo Pompanin, e Diego Gaspari Bandion per aver messo a disposizione le proprie fotografie.