Un palaghiaccio a Levego per le Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026
È la richiesta del comitato costituendo “Un palaghiaccio per Belluno”, nato per riportare il ghiaccio nel capoluogo e intercettare così alcune gare paralimpiche
La domanda sulle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026 è lecita.
Un palaghiaccio a Levego per le Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026
Come si sta muovendo il capoluogo? In altre parole: ci sono dei progetti e se sì, quali?
“Mancano circa tre anni al taglio del nastro di quello che sarà sicuramente un avvenimento storico per la nostra provincia, ma che potrebbe anche non esserlo appieno – riflette il comitato costituendo “Un palaghiaccio per Belluno” - Il condizionale è d’obbligo in quanto la preoccupazione di molti bellunesi è che si prospetti una grande assenza rappresentata proprio dalla città capoluogo. Sono in tanti a domandarsi se e come Belluno riuscirà a ritagliarsi una porzione di palcoscenico degna del ruolo che ricopre, ovvero quello di capitale alpina ospitante le Olimpiadi. A tener banco finora, purtroppo, sembra essere invece solo la questione Nevegal, con tutte le incognite del caso che fanno presagire ad una non imminente soluzione del problema. Potrebbe infatti essere il Colle il palcoscenico adatto ad ospitare qualche competizione paraolimpica? Potenzialmente sì, ma allo stato attuale, difficile da crederlo”.
Gli eventi principali delle Olimpiadi e Paralimpiadi 2026 sono già stati assegnati, con Cortina che dovrebbe ospitare le competizioni di bob e slittino, ma per il comitato non sono altrettanto chiare e definite le attività che riguarderanno le Paralimpiadi.
“Feltre ha in programma una ristrutturazione dello stadio del ghiaccio nell’ottica di potersi candidare ad ospitare alcune competizioni paraolimpiche ma da sola non riuscirà ad organizzare tutte le gare e l’ipotesi che queste trovino ospitalità in altre regioni è, ad oggi, la più plausibile. Belluno cosa sta facendo? Proprio mentre gli sport del ghiaccio della provincia stanno attraversando un momento d’oro, con Feltre e Cortina rispettivamente in finale dei rispettivi campionati di Hockey su ghiaccio (serie C e AHL), mentre il Curling miete successi internazionali e anche il pattinaggio artistico è in forte crescita con atleti bellunesi piazzati sul podio di molte competizioni, dalla città capoluogo, almeno ufficialmente, l’encefalogramma sembra piatto”.
Recentemente il sindaco di Belluno ha incontrato quello di Cortina proprio per parlare di Olimpiadi e Paralimpiadi. Tuttavia, grandi eventi a parte, l’auspicio del comitato è che venga riportato il ghiaccio a Belluno.
“Pare che esistano già bozze di progetti e studi in tal senso. Si è parlato di un nuovo impianto che dovrebbe sorgere nella piana di Levego. È infatti ragionevole credere che la giunta De Pellegrin, avendo fatto dello sport una bandiera durante la campagna elettorale, non possa esimersi dall’affrontare la questione e stia veramente valutando la possibilità di riportare il ghiaccio a Belluno. E non vi sarebbe effettivamente momento più appropriato poiché si verrebbe a coniugare l’esigenza della città di poter praticare le discipline del ghiaccio, con la possibilità di poter ospitare alcune competizioni paraolimpiche. Senza poi trascurare la futura valenza turistica che un nuovo palaghiaccio avrebbe per Belluno e il ruolo che tale impianto ricoprirebbe quale struttura di sostegno per tutti gli atleti bellunesi che per lavoro o studio devono soggiornare in città. I giorni passano e la scadenza olimpica si avvicina. C’è da augurarsi che anche questa occasione non venga gettata al vento e che da Palazzo Rosso giungano conferme circa un progetto che sarebbe sicuramente il più ambizioso degli ultimi 30 anni e che costituirebbe volano per il rilancio sportivo della città”.