Un rinvio a giudizio per l’incidente stradale in cui morì Angelo De Paoli
Negli anni ’60 De Paoli era stato tra i fondatori della Ceramica Dolomite insieme ad Attilio Bandiera e Aldo Pessotto
Rinviato a giudizio per l’incidente mortale di via Feltre a Belluno.
Un rinvio a giudizio per l’incidente stradale in cui morì Angelo De Paoli
È quanto stabilito dal giudice per le udienze preliminari nei confronti di A.L., 28enne di Feltre difeso dall’avvocato Antonio Prade e imputato di omicidio stradale. Sarebbe lui – secondo la Procura – il responsabile della morte dell’85enne Angelo De Paoli avvenuta in ospedale proprio a seguito delle gravi ferite riportate nel sinistro.
Tutto accadde l’11 maggio di un anno fa quando, in via Feltre, una Suzuki Celerio blu, con a bordo De Paoli, e una Nissan Micra nera, alla cui guida c’era il giovane, si scontrarono frontalmente.
L’anziano ebbe la peggio e fu trasportato d’urgenza all’ospedale di Belluno. Purtroppo le sue condizioni erano troppo gravi e qualche giorno dopo morì.
Negli anni ’60 De Paoli era stato tra i fondatori della Ceramica Dolomite insieme ad Attilio Bandiera e Aldo Pessotto.
“Ha scritto una pagina indelebile di storia industriale per il Bellunese e per il Paese – aveva commentato la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton - De Paoli faceva parte di quei capitani d’industria che hanno consentito alla nostra provincia di diventare patria della manifattura d’eccellenza. La sua avventura umana e imprenditoriale è legata indissolubilmente a quella della Valbelluna, territorio che gli deve moltissimo”.