Sersa torna a pieno regime, gli ospiti passano da 115 a 152
L'amministratore unico di Sersa: "Quando sono arrivato la perdita economica era elevata e molto personale se ne era andato. Ho voluto però cogliere la sfida per poter dimostrare che anche un'azienda pubblica può essere efficiente senza ridurre i servizi ai cittadini"
Festa in Sersa, obiettivo raggiunto: la struttura è tornata operativa a pieno regime.
Sersa torna a pieno regime, gli ospiti passano da 115 a 152
Lo sforzo condotto dalla direzione della partecipata e dall’amministrazione ha permesso di tornare ad accogliere 152 ospiti, capienza necessaria per riportare in equilibrio i conti dopo le difficoltà iniziate negli anni della pandemia.
“E’ una grande notizia, ci speravamo e abbiamo lavorato con tutte le nostre forze per arrivare a questo, con la dirigenza e tutti i dipendenti, soprattutto quelli storici che hanno condiviso totalmente il percorso – commenta il sindaco, Oscar De Pellegrin -, è stato un lavoro di squadra. Da adesso si apre un capitolo nuovo per Sersa, si torna a vedere la luce, a progettare e a crescere. Non ci fermiamo qui, ora si punta a 155 ospiti, ovvero alla capienza completa”.
Ieri a pranzo il traguardo è stato festeggiato con un piccolo momento conviviale, partecipato dalla giunta e da diversi consiglieri di maggioranza.
“Quando mi è stato chiesto di assumere la conduzione di Sersa sapevo non sarebbe stato semplice – commenta l’amministratore unico, Giuseppe Montuori - la perdita economica era elevata, molto personale se ne era andato e gli anziani accolti in struttura erano 115. Ho voluto però cogliere la sfida per poter dimostrare che anche un'azienda pubblica può essere efficiente senza per questo ridurre i servizi ai cittadini. Per farlo, operando sempre con la massima fiducia da parte dell’amministrazione, ho condiviso sin da subito con tutti i collaboratori la volontà di rivedere il modello organizzativo secondo principi di gestione aziendale; questo, insieme allo straordinario contributo di tutto il personale, ha portato al risultato di oggi che ci vede rispondere alle esigenze del territorio accogliendo e prendendoci cura di oltre 150 anziani”.
Dopo gli studi e le analisi iniziate nel 2022 che hanno consegnato all’amministrazione la fotografia di una società in difficoltà e con una perdita, solo nel 2022, di circa 400 mila euro, il piano di rientro è diventato attivo a partire da gennaio di quest’anno. L’obiettivo, per riportare in equilibrio i conti, era quello di tornare alla piena operatività della struttura per poter accogliere, entro l’anno, almeno 152 ospiti. Diverse sono state quindi le azioni poste in atto per superare la difficoltà.
“Abbiamo attuato un piano di riorganizzazione interno molto complesso, grazie all’amministrazione e all’amministratore unico – spiega il direttore Paolo Piazza -: il traguardo era riuscire a riaprire il nucleo Fiordaliso chiuso dal Covid. Per farlo è stato necessario investire risorse, acquistare macchinari, reclutare personale in tutti i modi possibili in un momento in cui, di fatto, di personale ce n’è pochissimo. Dalla nostra parte abbiamo la grande attrattività che Sersa continua ad avere verso infermieri ed oss, perché il contratto enti locali è di fatto piuttosto oneroso per il datore di lavoro ma molto vantaggioso per il lavoratore e questo ci ha aiutati”.
Nell’ultimo anno sono state assunte circa 40 persone, tra infermieri, oss e ausiliari, di cui 20 solo a partire da gennaio. Questo ha permesso di riattivare il nucleo e di riaprire l’ingresso a nuovi ospiti, passati cosi dalla media di 119 agli attuali 152.
“Stiamo puntando al pareggio di bilancio – aggiunge Piazza -, nell’ultimo periodo lo sforzo messo in campo è stato massimo ma i risultati ci stanno ripagando”.