Scuole superiori Belluno, da settembre alcuni studenti faranno lezione nei container
Un disagio necessario a causa di due grandi cantieri Pnrr in partenza. Il fabbisogno è di 208 aule ma potranno esserne utilizzate 173
Il 2023-2024 sarà un anno scolastico particolare per le scuole superiori di Belluno.
Scuole superiori Belluno, da settembre alcuni studenti faranno lezione nei container
Due grandi cantieri Pnrr in partenza e un effetto domino inevitabile sulla dislocazione delle aule. La Provincia ci sta lavorando da diversi mesi, con l’obiettivo di garantire spazi per la didattica, eliminando al contempo la commistione tra studenti e lavori in corso.
“Questo comporta un fabbisogno di aule maggiore e un investimento corposo da parte dell’ente, ma è stato scelto di prediligere il benessere degli studenti e di garantire il lavoro dei docenti - spiega la consigliera provinciale delegata all’edilizia scolastica, Lucia Da Rold, che questa mattina ha incontrato i presidi degli istituti di Belluno per fare il punto della situazione - Potevamo scegliere di lavorare nelle scuole con l’attività didattica in corso, ma questo avrebbe generato un forte disagio per ragazzi, insegnanti e personale delle scuole. Gli spostamenti in aule in moduli prefabbricati o in altri edifici che abbiamo trovato comportano un disagio sicuramente più contenuto”.
I lavori di prossima partenza sono inseriti nel piano Pnrr e riguardano il Tiziano (adeguamento sismico e antincendio, più riqualificazione della palestra e della biblioteca) e il Segato (demolizione e ricostruzione del blocco che si affaccia su Piazza Piloni). Ci vorrà circa un anno e mezzo per completare i cantieri. Nel frattempo, la didattica si sposterà negli spazi che la Provincia ha individuato.
L’operazione, però, riguarda tutte le scuole superiori. Il fabbisogno totale tra Calvi, Renier, Catullo, Segato-Brustolon, e Galilei-Tiziano è di 208 aule. I plessi scolastici utilizzabili il prossimo anno scolastico (al netto del Tiziano e di un blocco del Segato) ne hanno a disposizione 173. Le rimanenti vengono localizzate nei container già presenti a Mier e in quelli in fase di installazione in questi giorni nel cortile del Brustolon, oltre ad alcune aule che la Provincia affitterà allo Sperti e nel Seminario gregoriano.
“Oggi abbiamo cominciato a ragionare sulle ipotesi di spostamento, raccogliendo ampia condivisione da parte dei presidi, consapevoli che i cantieri in avvio comportano alcuni disagi, a fronte di scuole nuove e più accoglienti nel giro di un paio di anni - sottolinea la consigliera Da Rold - Alcune classi del Catullo, scuola in espansione, dovrebbero andare al Seminario. Alcune classi del Renier dovrebbero trovare spazio nei container al Brustolon, mentre i ragazzi del Tiziano dovrebbero andare allo Sperti. Tra container del Brustolon e spazi interni alla scuola, dovrebbero essere sistemati i ragazzi del Segato e alcune classi del Galilei. In questo modo cerchiamo anche di agevolare la logistica degli spostamenti di studenti e insegnanti”.
Insomma, bisognerà avere pazienza.
“Il prossimo anno scolastico sarà complicato, non lo neghiamo - continua la consigliera Da Rold - I dirigenti scolastici lo hanno compreso e apprezziamo la loro collaborazione. La Provincia sta investendo 1,5 milioni di euro tra l’acquisto dei container e l’affitto di aule esterne. Ma questo è il primo step di una riorganizzazione futura che sarà imposta dai numeri della popolazione scolastica, in progressivo calo. Nei prossimi anni, con edifici nuovi o riqualificati, con moduli prefabbricati di proprietà spostabili dove necessario, potremo ragionare di una ottimizzazione degli spazi, con l’obiettivo di dare sempre scuole accoglienti e sicure ai ragazzi e al personale scolastico”.