Lavoro nel Bellunese, previste 1.350 assunzioni secondo i dati Excelsior
Pozza: “Rispetto allo scorso anno c’è qualche segnale di rallentamento nei programmi di assunzione soprattutto nel momento in cui le previsioni si spingono fino ad ottobre”
Nel mese di agosto le imprese bellunesi hanno programmato 1.350 assunzioni, senza sostanziali differenze rispetto al dato dello scorso anno (-10): 400 di queste entrate previste, come era facile attendersi visto il periodo e la vocazione turistica del territorio, riguardano i servizi di alloggio e ristorazione (anche in questo caso, in linea con lo scorso anno).
Lavoro nel Bellunese, previste 1.350 assunzioni secondo i dati Excelsior
Un pari numero di assunzioni è previsto dall’industria manifatturiera, di cui 200 nelle industrie meccaniche ed elettroniche (che ricomprendono occhialeria e filiera del food service equipment). Altre 210 assunzioni sono previste dai servizi alle imprese (di cui 90 nei servizi finanziari e assicurativi), 140 assunzioni sono previste dai servizi alle persone (sostanzialmente servizi di pulizia, più marginalmente servizi sociosanitari ed educativi). Il commercio infine prevede nel periodo 120 entrate.
Addetti alla ristorazione e all’accoglienza turistica, addetti alle pulizie, addetti alle vendite, operai specializzati in meccanica di precisione, manutentori industriali sono le figure professionali che polarizzano quasi la metà (48%) della domanda di lavoro in provincia di Belluno nel mese considerato. Sono anche ricercati 170 tecnici, distribuiti in diversi ambiti (ingegneristico, commerciale, tecnici della salute), per i quali affiora, da parte delle imprese, come a Treviso anche se con numeri più ridotti, un’esplicita domanda di candidati con in possesso il diploma d’istruzione tecnologica superiore (ITS).
I titoli di studio più richiesti restano il diploma di scuola superiore e la qualifica professionale: ciascuno di questi livelli di istruzione assorbe il 27% delle entrate previste in agosto in provincia di Belluno. Per il diploma di scuola superiore sono richiesti in prevalenza tecnici commerciali, diplomati quinquennali ad indirizzo sociosanitario, diplomati quinquennali ad indirizzo produzione industriale; mentre per la qualifica professionale spiccano gli indirizzi meccanico, ristorazione e servizi di promozione e accoglienza.
La domanda di laureati è pari all’11,4% delle assunzioni previste ad agosto. Lauree più richieste: economia e quelle legate all’insegnamento, che tra luglio e agosto affiorano in modo ricorrente ai primi posti nei dati Excelsior, in conseguenza dei reclutamenti programmati dalle scuole private per l’avvio del nuovo anno scolastico.
Per il trimestre agosto-ottobre 2023 le entrate programmate dalle aziende bellunesi sono 5.190 (120 in meno rispetto alle previsioni rilevate un anno fa). Se trovassero conferma queste previsioni, si tratterebbe di un rallentamento del 2,2% delle assunzioni, ma tutto generato dai servizi, mentre nell’industria sembra si possa parlare di tenuta dei livelli occupazionali. In effetti, l’industria meccanica, nel trimestre in esame, ha programmato oltre 1.000 assunzioni (un po’ di più dello scorso anno); all’opposto il turismo, che pur programmando 960 assunzioni si posiziona su livelli un po’ più prudenti rispetto alle indicazioni fornite lo scorso anno. Ci rimettiamo anche in questo caso ai dati di Veneto lavoro sulle assunzioni reali per la conferma (o smentita) di queste previsioni.
“Rispetto allo scorso anno c’è qualche segnale di rallentamento nei programmi di assunzione - avverte il presidente della Camera di Commercio Treviso Belluno Mario Pozza - soprattutto nel momento in cui le previsioni si spingono fino ad ottobre e scontano l’incertezza di scenario che più volte abbiamo commentato, con particolare riferimento alla tenuta della domanda (interna ed estera). Ma se stiamo ai numeri dei bollettini Excelsior, al momento il rallentamento delle assunzioni possiamo quantificarlo nell’ordine di un -3% a Treviso (equamente distribuito fra industria e servizi) e di un -2,2% a Belluno (tutto condizionato però dai servizi, mentre i livelli occupazionali dell’industria bellunese sembrano in tenuta)”.