La tragedia

Si lancia dalla Tofana e muore, basejumper australiano trovato sotto i cavi dell’elettricità

A lanciare l’allarme altre due persone che si sarebbero dovute lanciare dopo di lui e che sono rimaste paralizzate

Si lancia dalla Tofana e muore, basejumper australiano trovato sotto i cavi dell’elettricità
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Si tuffa dalla Tofana e perde la vita.

Si lancia dalla Tofana e muore, basejumper australiano trovato sotto i cavi dell’elettricità

Attorno alle 10.15 la Centrale del 118 è stata attivata per una persona precipitata dall'arrivo del secondo troncone della Freccia del Cielo in Tofana, quota 2.470 metri. A lanciare l'allarme un turista australiano. Arrivato nelle vicinanze del punto indicato, l'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha individuato il corpo senza vita di un base-jumper australiano di 38 anni, finito nel Canalino del prete con il paracadute, 200 metri più in basso rispetto a dove in realtà si era lanciato e da dove avrebbero dovuto seguirlo altri due connazionali bloccatisi dopo il suo incidente.

Poiché il corpo si trovava sotto i cavi dell'elettricità, a sinistra del Torrione Zesta, l'elicottero è volato a imbarcare due soccorritori della Guardia di finanza e li ha lasciati il più vicino possibile per poi partire per un'altra missione. Altri due tecnici del Soccorso alpino di Cortina, in supporto alle operazioni e ai rilievi, sono stati portati in quota dall'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi.

Ricomposta, la salma è stata spostata in un punto più sicuro per il recupero - portato a termine sempre dall'elicottero dell'Air service center con un gancio baricentrico di 20 metri - e trasportata alla piazzola di Cortina, per essere affidata al carro funebre.

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