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Gracis al Comunale e la provocazione a Draghi: “Fumiamoci una cannetta insieme”

Continue provocazioni durante lo spettacolo del giornalista cadorino al Teatro Comunale di Belluno

Gracis al Comunale e la provocazione a Draghi: “Fumiamoci una cannetta insieme”
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Provocazioni continue durante la serata di Gracis al Teatro Comunale di Belluno.

Gracis al Comunale e la provocazione a Draghi: “Fumiamoci una cannetta insieme”

Giovedì 21 settembre Matteo Gracis ha infatti portato nel capoluogo il suo spettacolo satirico dal titolo “Elogio al beneficio del dubbio e al pensiero critico”. Evento che aveva fatto discutere già nei mesi scorsi poiché si sarebbe dovuto svolgere a giugno alla Spes Arena, prima di essere annullato e spostato a Feltre. Questa volta è filato tutto liscio. O quasi.

Matteo Gracis, giornalista nato a Pieve di Cadore, nonché ospite d’onore delle manifestazioni no-vax, ha cominciato il suo monologo con le fake-news.

La vostra percezione della realtà si plasma in base alle notizie che ricevete – ha detto dal palco del Comunale - Se l’informazione è distorta, così come abbiamo visto a causa di conflitti di interesse, propaganda, ingerenze politiche eccetera, la vostra percezione della realtà sarà distorta e vi convincerete di vivere in un mondo che non esiste. Un mondo nel quale, per esempio, potreste uscire di casa con l’ombrello aperto anche se fuori c’è il sole, perché la tv vi ha detto che fuori piove”.

Ha poi affrontato temi legati alla disobbedienza civile e al libero arbitrio. Infine, la battuta provocatoria nei confronti dell’ex presidente del Consiglio Mario Draghi.

“Ma avete mai provato a guardarlo negli occhi? – ha chiesto alle centinaia di persone sedute davanti a lui - Non sta bene quella persona. Io lo chiamo Il Draghetto. Vorrei invitarlo nella mia baita, sotto l’Antelao, qui nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, per farci una passeggiata insieme nella natura incontaminata. Gli direi di venire con me, per sentire il canto degli uccellini e poi ci ascoltiamo un po’ di Bob Marley, ci fumiamo una cannetta… secondo me si mette a piangere, rinsavisce, mi dice: Matteo scusa, che cosa ho combinato?”.

Insomma, una provocazione dietro l’altra. Che se ha fatto sorridere qualcuno, ha però fatto storcere il naso a tanti altri. Parte dei proventi della serata, ovvero 1.000 euro, è stata devoluta all’associazione Belluno Donna.

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