Confindustria su pista da bob Cortina: “Delusione e amarezza: ci troviamo di fronte a un progetto fallito”
Il presidente della Provincia, nel frattempo, chiede che il territorio bellunese non venga dimenticato
Continuano le reazioni della politica e, in questo caso anche degli industriali, su quanto deciso dal governo riguardo alla pista da bob di Cortina d’Ampezzo.
Confindustria su pista da bob Cortina: “Delusione e amarezza: ci troviamo di fronte a un progetto fallito”
“Se saranno veramente le Olimpiadi di Milano e Cortina, e non solo di Milano, dovremo costruirlo da qui in avanti. Con un’attenzione particolare non solo alle gare sportive, ma all’eredità dei Giochi sul territorio, a cominciare dalle varianti e dalle opere infrastrutturali indispensabili al territorio”.
È quanto afferma il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, nella giornata in cui da Giovanni Malagò è arrivata la notizia che lo sliding center non verrà realizzato a Cortina e che per le gare di bob, skeleton e slittino il Coni sta pensando a un impianto estero.
“La pista da bob di Cortina è sempre stata nel dossier olimpico, fin dall’inizio, fin dalla presentazione della candidatura. Il problema del forte aumento dei costi e soprattutto dell’assottigliarsi dei tempi tecnici per la realizzazione ha inevitabilmente indirizzato le scelte, ma la decisione finale è quanto mai intempestiva: giunge fuori tempo massimo e rischia di stravolgere completamente quello che era il progetto iniziale di Milano-Cortina 2026, sostenuto e finanziato dal Governo, dalle Regioni coinvolte e dal sistema Paese. Non vorrei che l’aver abbandonato la pista ampezzana solo adesso, dopo lunghi mesi in cui era emersa in maniera piuttosto chiara la direzione che era stata imboccata, possa diventare un modo per dimenticarsi del territorio bellunese e lasciare solo il nome di Cortina sulle Olimpiadi”.
Sulla questione è intervenuta anche Confindustria.
“Non possiamo nascondere delusione e amarezza per un obiettivo non raggiunto: ci troviamo di fronte a un progetto fallito, a una scommessa persa – commenta Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti - La pista da bob era un tassello importante per la completa riuscita dell'evento olimpico a Cortina. Ora non possiamo permetterci altri passi falsi, soprattutto sul fronte delle infrastrutture. Mancano poco più di due anni ai Giochi e occorre accelerare su tutti i fronti, lasciando da parte logiche che nulla hanno a che vedere con la sfida olimpica. In ballo c'è molto di più che un singolo evento: ci sono la credibilità di un Paese e la capacità di un intero sistema di programmare il proprio futuro. Anche per questo, mi chiedo se siano state valutate tutte le conseguenze, non solo economiche, di una decisione che, speriamo, non sia ancora definitiva. Mi auguro davvero che, in una partita così delicata e strategica, nulla sia stato lasciato intentato: in caso contrario, si deve avere il coraggio di ritornare sui propri passi, nell’interesse di Cortina, del Veneto e dell’Italia”.
Infine, l'appello.
“Chiediamo a tutti i livelli istituzionali e ai soggetti che si stanno occupando delle Olimpiadi di aprire un dialogo ancora più forte con il mondo dell'impresa per individuare priorità e linee di intervento sostenibili, anche dal punto di vista economico. Come sempre, siamo disposti a fare la nostra parte con la massima operatività”.