Caso "Bambotto", interviene il papà del cacciatore: "Non ha fatto nulla di illegale"
Il 23enne ha dovuto chiudere i social. Nel frattempo c'è chi critica coloro che nel corso degli anni hanno dato da mangiare a Bambotto
Non si placa l'ondata di sdegno per quanto accaduto a Pecol di Zoldo dove la mascotte del paese, un cervo di 7 anni, è stata uccisa con un colpo di fucile.
Caso "Bambotto", interviene il papà del cacciatore: "Non ha fatto nulla di illegale"
C'è chi ha criticato aspramente il giovane e chi, invece, il comportamento dei cittadini che, dando da mangiare a "Bambotto", l'hanno reso confidente.
"I cervi sono ruminanti e non possono mangiare cioccolata o panini. Foraggiare un animale selvatico è controproducente per la salute dell'animale stesso - ha spiegato Alberto Colleselli, presidente di Federcaccia Belluno, in passato comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato - In alcuni cantoni svizzeri tale pratica è vietata. La fauna selvatica deve stare nel suo contesto naturale, perché quello è il suo posto".
Il presidente dei cacciatori pone anche un quesito.
"È corretto decidere di far diventare un animale selvatico amico dell'uomo, e fargli abbandonare le leggi del bosco? Non si fa del bene agli animali facendogli perdere il loro istinto selvatico, fondamentale per fargli percepire i pericoli in natura" conclude Colleselli.
Il 23enne che ha sparato al cervo ha dovuto chiudere tutti i profili social. Nel frattempo è intervenuto in sua difesa il papà.
"Quanti di coloro che scrivono cattiverie non hanno fatto errori da giovani, magari anche piu gravi? - ha scritto sui social - Il ragazzo non ha fatto nulla di illegale. Ha sbagliato sì, ma non ha commesso un gesto illegale".