Sanità

In Ulss Dolomiti arriva la teledialisi per monitorare i pazienti a distanza

Installati dei sistemi video ad alta definizione e audio attraverso i quali il medico, da Belluno, può interagire con i pazienti e gli infermieri come fosse in presenza

In Ulss Dolomiti arriva la teledialisi per monitorare i pazienti a distanza
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Attivati a Belluno due sistemi per monitorare a distanza i pazienti in dialisi, riducendo le distanze e i tempi.

In Ulss Dolomiti arriva la teledialisi per monitorare i pazienti a distanza

Nei centri dialisi di Agordo e Pieve di Cadore sono stati installati dei sistemi video ad alta definizione e audio attraverso i quali il medico, da Belluno, può interagire con i pazienti e gli infermieri come fosse in presenza. Un sistema di telemonitoraggio, inoltre, rileva e trasmette i parametri vitali necessari.

Un gruppo di pazienti in dialisi peritoneale domiciliare, inoltre, è stato dotato di dispositivi di auto rilevazione (bilancia, saturimetro, termometro, misuratore di pressione etc) dei parametri vitali che vengono automaticamente inseriti in una APP e trasmessi al medico in modo che possa monitorare in tempo reale i dati ed eventualmente tarare la terapia.

"Abbiamo attivato in questi ultimi anni la possibilità di fare dialisi a domicilio o fuori dall’ospedale sul territorio, in più adesso monitoriamo una serie di parametri tramite una tecnologia che ci permette di seguire i pazienti in tutta sicurezza anche a distanza” spiega il direttore della Nefrologia di Belluno, Andrea Bandera.

In ulss Dolomiti i pazienti in dialisi sono circa 100, a questi si aggiungono i pazienti che usufruiscono dei centri dialisi delle dolomiti duranti le vacanze.

Il 30 % dei pazienti è in dialisi domiciliare (a casa o nelle case di riposo), una media più alta rispetto al dato nazionale del 10%, che testimonia l’efficacia dell’attività di formazione delle persone assistite effettuata negli anni. 

“La teledialisi è un servizio di eccellenza, riconosciuta a livello regionale e non solo, ed è un progetto all’interno dell’obiettivo più ampio di sviluppo della sanità di prossimità, per portare le cure il più vicino possibile alla casa del paziente o in luoghi di ricovero prossimi alla residenza. Sono molto orgoglioso di aver trovato questa équipe nell’ambito della Nefrologia del San Martino di Belluno, un équipe che svolge attività di formazione anche nell’ Ulss Marca Trevigiana, e si spinge fino in Toscana” commenta il commissario Giuseppe Dal Ben.

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