Bagus: “Mentre parlavamo di educazione emotiva ai ragazzi, Filippo Turetta usava le banconote insanguinate a Cortina”
L’associazione, nata nella Regina delle Dolomiti, sta portando avanti un progetto basato sull’ntelligenza emotiva quale prevenzione per i principali problemi dei nostri tempi (violenza, bullismo, dipendenze, etc.)
Bagus accanto ai ragazzi per parlare di intelligenza emotiva.
Bagus: “Mentre parlavamo di educazione emotiva, Filippo Turetta usava le banconote insanguinate a Cortina”
L’associazione Bagus, nata con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di un mondo consapevole che sappia riconoscere e condividere buone azioni, lavora con le scuole e nelle scuole, con una formazione specifica. Nel 2018, grazie alla collaborazione con la dottoressa Cristiana Clementi, psicologa clinica e formatrice emotivo relazionale, è stato messo a punto il progetto Bagùs-Educazione Emotivo Relazionale, volto all’introduzione a scuola dell’Educazione Emotiva, come materia curricolare, partendo dalle classi della scuola primaria.
Il progetto è stato selezionato dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati, tra i cinque più innovativi del 2019, e presentato nello stesso anno a Roma, in un’audizione proprio sull’innovazione didattica. Unico progetto che parlasse per la prima volta in assoluto a livello nazionale di intelligenza emotiva quale prevenzione per i principali problemi dei nostri tempi (violenza, bullismo, dipendenze, etc.).
Da quel progetto, ha preso l’avvio una proposta di Legge, con relativo stanziamento di fondi, la cui applicazione, come si può riscontrare, risulta ancora nebulosa.
“Abbiamo quindi deciso di brevettare il Metodo F.E.R.I.E.B.® , protocollo per trattare questo tema nelle scuole, in maniera trasversale e siamo partiti con sperimentazioni in parti diverse d’Italia – spiegano da Bagus - L’inizio è stato in Sicilia, nella città di Avola, dove è stato avviato il progetto pilota, proseguito anche nel periodo del covid grazie a collegamenti on line. Da questa esperienza, è nata la prima Guida all’Intelligenza Emotiva fatta dai bambini per i bambini, “Le emozioni siamo noi!”.
Visti gli ottimi risultati raggiunti, nel 2021 è stato avviato, sempre ad Avola, un altro percorso sperimentale che prevedeva di seguire i bambini di due classi, dalla prima elementare fino alla.
“Quest’anno, all’inizio della terza fase, siamo stati bloccati dal nuovo dirigente scolastico, che ha sollevato questioni burocratiche in virtù delle quali non è possibile la prosecuzione del progetto. Tra le obiezioni principali, la mancanza di fondi e l’impossibilità di accettare la nostra offerta di lavorare a titolo di volontari”.
Le iniziative dell’associazione non si limitano a questo singolo progetto, ma a svariate iniziative, anche con singole conferenze ed appuntamenti, su temi di interesse che possano portare consapevolezza e valore a questo mondo, non ultima una conferenza svoltasi a Cortina con tutti i ragazzi delle classi quinte superiori sul tema della violenza di genere.
“Spaventa sapere – continua l’associazione - che mentre noi dialogavamo con i ragazzi, assieme alla dottoressa Clementi, all’attore Marco Bonini testimonial di Bagus e che lavora con noi in aula per la formazione attraverso il teatro e Maria Antonietta Rositani, vittima di violenza bruciata dal marito nel 2019 e ora collaboratrice della onlus Wall of Dolls, Filippo Turetta passava a bordo della sua auto e si fermava proprio a Cortina, per fare benzina al mezzo, macchiando del sangue di Giulia le banconote per il rifornimento. Li vediamo gli occhi di quelle giovanissime ragazzine che cercano supporto, che vogliono far sentire la loro voce, ma che temono, oltre che i giudizi, per la loro vita. Sono passati quattro anni e noi non ci siamo mai arresi. Ora però abbiamo bisogno che la nostra voce sia nuovamente portata all’attenzione di chi oggi, parla di leggi, protocolli, formazione, senza portare reale attenzione a quello che di buono potrebbe esserci già. Non vorremmo che qualcuno si fosse distratto, pertanto desideriamo ricordarlo”.