Imprenditrice bellunese vittima di violenza alza la voce: “Abbiate coraggio”
La donna si è rivolta a all’associazione “Donna e diritti ets” che tutela i diritti delle donne e dei minori vittime di violenza
Una lunga lettera per dare coraggio a chi coraggio ancora non ce l’ha.
Imprenditrice bellunese vittima di violenza alza la voce: “Abbiate coraggio”
Lei, un’imprenditrice bellunese vittima di violenza, si è rivolta a all’associazione “Donna e diritti ets” che tutela i diritti delle donne e dei minori vittime di violenza con uno sportello antiviolenza a Roma e a Venezia. E ora, pur essendo passato poco tempo da quei fatto, ha trovato il coraggio per raccontarsi.
“Succede che un giorno ti svegli e la tua vita non è più nelle tue mani. Ti svegli e vivi nel terrore di quello che fino al giorno prima consideravi un amico, che fino al giorno prima era stato ospite nella tua casa, aveva interagito con i tuoi amici e col quale avevi condiviso esperienze. Il tuo subconscio qualche segnale magari te l'aveva anche inviato, e col senno di poi ti rendi conto di aver tentato di proteggerti e di proteggere chi ti stava accanto gestendo in maniera errata le situazioni...senza dire la verità, senza chiedere aiuto, vergognandoti di questo”.
La lettera continua, ripercorrendo i no, gli appostamenti, i pedinamenti.
“Sei diventata una delle vittime di quegli uomini che non riescono ad accettare un no, che non riescono ad accettare che una donna possa essere indipendente, avere la propria cerchia di amicizie, le proprie passioni, amare una persona che non sia lui. Scopri con orrore che ti ha pedinato, ha avuto accesso alle tue mail, ha tentato di distruggere le tue amicizie, con l'aggravante di una fissazione sessuale nei tuoi confronti. Scopri che si è creato una realtà parallela nella sua mente, che nel momento in cui tu hai trovato una persona per cui provi un sentimento e lui si rende conto di aver perso definitivamente la possibilità di avere controllo su di te ti minaccia, minaccia le tue amicizie, i tuoi affetti ed i tuoi animali, facendosi passare per vittima”.
Quindi arrivano la paura ad uscire di casa e la necessità di cambiare abitudini.
“Sei una donna bellunese indipendente, forte, un'imprenditrice che ha creduto in un territorio non semplice e poi lo si sa...le donne di cavalli non si arrendono facilmente. Denunci, ti appoggi alle associazioni che aiutano le donne in questi frangenti, hai un filo diretto con carabinieri, avvocati, con le istituzioni e combatti per ritornare alla vita, alla Tua vita. Combatti per il diritto di vivere la tua vita, per poter uscire di casa senza guardarti le spalle e per poter avere nuovamente fiducia nel prossimo. La mia battaglia non è ancora conclusa, ma spero di poter dar voce a chi ancora non riesce ad uscire dal silenzio infondendole quel coraggio che devi trovare in te stessa per poter abbattere le barriere e volare libera”.