Ospedale Feltre: scioperano gli addetti alle pulizie
Filcams Cgil: “Su una settantina di dipendenti, già in 13 si sono dimesse perché con il taglio di un quinto dello stipendio non riescono ad arrivare a fine mese”
Sciopero e presidio questa mattina davanti all’ospedale di Feltre da parte del personale impiegato presso l’appalto dei servizi di pulizia dell’ULSS 1 Dolomiti - Distretto 2 di Feltre.
Ospedale Feltre: scioperano gli addetti alle pulizie
Al centro della preoccupazione delle organizzazioni sindacali Filcams CGIL Belluno e Fisascat CISL Belluno Treviso, il taglio del 20% delle ore lavorate praticato dalla società Euro & Promos FM Spa, subentrata nell’appalto lo scorso primo ottobre. Una riduzione dell’orario che ha comportato inevitabilmente un calo dello stipendio e una ulteriore conseguenza che si sta manifestando in queste settimane: le dimissioni da parte di tante lavoratrici.
“La preoccupazione è grande - spiegano Alberto Chiesura della Filcams Cgil Belluno e Patrizia Manca della Fisascat Cisl Belluno Treviso - su una settantina di dipendenti, già in 13 si sono dimesse perché con il taglio di un quinto dello stipendio non riescono ad arrivare a fine mese. Cercano e trovano lavoro in altri settori, nella manifattura e nel socio-assistenziale, portando la loro esperienza da altre parti, in un momento in cui anche in provincia di Belluno Covid e influenza stanno rialzando la testa e il lavoro di sanificazione dell’ospedale va svolto con accuratezza e professionalità: il rischio concreto è una perdita di qualità del servizio reso alla cittadinanza, non si può pensare di sostituire le uscite con personale non adeguatamente formato”.
Allo sciopero di oggi ha aderito la metà del personale addetto alle pulizie. Le organizzazioni sindacali auspicano di trovare soluzioni nell’incontro previsto per il 12 dicembre all’Ispettorato territoriale del lavoro.
“Chiediamo - concludono Chiesura e Manca - di ripristinare le condizioni contrattuali previste dal precedente appalto, nel pieno rispetto del contratto nazionale dei multiservizi che prevede, in caso di cambio di appalto, il mantenimento del contratto in essere e delle ore di lavoro: l’azienda subentrante avrebbe dovuto mantenere le medesime condizioni contrattuali, invece ha chiesto alle lavoratrici di accettare il taglio del 20% se no non le avrebbe assunte. Chiediamo per le lavoratrici il ripristino delle ore contrattuali in essere”.