Conferme, nuovi ingressi e abbandoni: rinnovati i capi del soccorso alpino e speleologico Veneto
Zaia: “Sono veri e propri angeli che spesso mettono a repentaglio la loro incolumità per salvare la vita agli altri”
Rinnovati i capi e i vicecapi delle stazioni del soccorso alpino e speleologico Veneto, che resteranno in carica per il triennio 2024-2026, mettono nuovamente a disposizione della propria stazione tempo, impegno e responsabilità.
Conferme, nuovi ingressi e abbandoni: rinnovati i capi del soccorso alpino e speleologico Veneto
Queste le nomine nella II Delegazione Dolomiti Bellunesi. Per il Bellunese, nella Stazione di Agordo confermati sia il capo Diego Favero, che il vice Paolo Mazzucco; inversione dei ruoli ad Alleghe con Simone Chenet che diventa capo e Alessandro Rudatis suo vice. Invariata la reggenza in Alpago, restano capo Vittorio Stoka e vicecapo Christian De Pra, come ad Auronzo di Cadore, capo Franco Zandegiacomo Mistrotione e vice Michele Crolla.
Nella Stazione di Belluno Gianpaolo Sani è confermato, mentre lo affiancherà come vice Riccardo Foppa, al posto di Alessandro Raccanello; per il Centro Cadore subentra come capo a Maurizio Bergamo (15 anni tra capo e vice) il suo vice Alessandro Valmassoni, affiancato da Luca Doriguzzi. A Cortina d’Ampezzo è ancora capo Roberto Santuz, con lui Manuel Soccol. A Feltre rimane capo Franco Casanova, nuova nomina per Marco Piazzetta al posto di Michele Rech come vice.
Confermato a Livinallongo Giorgio Sorarui, mentre al posto di Marino Zorz (dopo 26 anni ai vertici della Stazione) diventa vice Andrea Dorigo. A Longarone conferma per il capo Diego Manarin, suo vice è stato eletto Alessandro De Bona al posto di Fabio Bergamin. Il Soccorso alpino di Pieve di Cadore ha eletto Giuliano Baracco, vicecapo dopo Marco Da Col (per 14 anni capo o vice) è stato nominato Enrico Gatto. A San Vito di Cadore restano sia Nicola Cherubin, che Ugo Brugiolo. Cambio in Val Biois, a Fabrizio Scola, che diventa vice, subentra Kristian Zus. Cecilia De Filippo lascia il posto di capo a Gino De Zolt in Val Comelico, Mattia Bergagnin è il nuovo vice.
La Val Pettorina riconferma Alessandro Darman, suo vice al posto di Francesco Fersuoch sarà Andrea Darman. Invariata la situazione per la Val di Zoldo con Giovanni De Rocco e Luisa De Zaiacomo. Per le due Stazioni trevigiane: nella Pedemontana del Grappa a Roberto Voltolini subentra Andrea Minotto, mentre come vice al posto diTiziano Raccanello è stato eletto Davide Curtolo; nelle Prealpi Trevigiane, confermati Dario Sala e Cristina Paulon.
Nella XI Delegazione Prealpi Venete, ad Arsiero i vertici restano invariati con Luca Toldo e Mirco Paoletto; ad Asiago dopo 12 anni al comando della Stazione Daniele Zotti lascia il suo posto a Denis Lunardi, che avrà come vice Federico Toldo. Nel Soccorso alpino di Padova confermato Daniele Tonin, che sarà affiancato al posto di Leonardo Calaon da Laura Pegge. Il Soccorso alpino di Recoaro – Valdagno rielegge Luca Benetti e Federico Nizzero. Nella Stazione di Schio al capo Paolo Sandri subentra il vice Matteo Carollo, con lui Matteo Lucchin. A Verona nessun cambiamento con la conferma di Alberto Corà, e Lorenzo Manfreda.
Nella VI Delegazione Speleologica, nella Stazione Veneto Orientale è stato eletto capo Francesco Zerboni, con l’ex capo Andrea Pirovano come vice. Invariate le nomine per Vicenza speleo, con Alessandro Benazzato e Luca Dalle Tezze. Nella Stazione Verona speleo confermato capo Nicola Fortunati e nominato Fabio Aldegheri al posto di Alan De Simone come vice.
“Sono veri e propri angeli che spesso mettono a repentaglio la loro incolumità per salvare la vita agli altri – commenta il governatore del Veneto Luca Zaia – Proprio in questo periodo non passa giorno che non si abbia notizia di interventi, via terra o con l’elicottero, molti dei quali pericolosi, da parte di soccorritori del Cnsas, chiamati a salvare frequentatori delle montagne, spesso inesperti o imprudenti, che si trovano in situazioni di difficoltà. Loro, donne e uomini del Soccorso Alpino, la montagna la amano e la conoscono come pochi, ma la conoscenza è in questo caso affiancata da generosità e altruismo che li spingono anche oltre la soglia di sicurezza per salvare una vita o prestare soccorso a un infortunato. Sono certo che i nuovi dirigenti delle Stazioni continueranno a tenere altissimo il valore del loro operato e guadagnarsi, una volta di più, tutta la nostra riconoscenza”.