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Vola dalla parete per 15 metri, 27enne di Cortina salva grazie al compagno

Il soccorso alpino è intervenuto anche sulla Tofana di Rozes per due alpinisti torinesi in difficoltà

Vola dalla parete per 15 metri, 27enne di Cortina salva grazie al compagno
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Due interventi del soccorso alpino sulle Dolomiti.

Vola dalla parete per 15 metri, 27enne di Cortina salva grazie al compagno

Ieri sera, poco prima delle 20, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto all'altezza del terzo tiro della Via della vipera, sulla Croda da Lago, dove un'alpinista prima di cordata era volata per una quindicina di metri, riportando un pesante trauma alla caviglia e altre possibili contusioni.

La ragazza, una 27enne di Cortina d'Ampezzo, era stata trattenuta dal compagno nella caduta, ma aveva sbattuto violentemente sulla parete. Arrivati sulla verticale, il tecnico di elisoccorso è stato calato con un verricello di una cinquantina di metri di fronte a lei, per verificarne le condizioni e decidere la modalità operativa.

Il primo intervento

Il soccorritore è quindi stato lasciato alcuni metri a monte, per attrezzare una sosta e calarsi. Con le nuvole che si stavano richiudendo, prestate le prime cure urgenti, la ragazza è stata verricelata a bordo. L'eliambulanza è riuscita velocemente a recuperare anche il compagno con un verricello di 60 metri, prima che la visibilità fosse compromessa.

L'infortunata è stata trasportata all'ospedale di Belluno. L'intervento si è concluso alle 21.20.

Sempre ieri sera il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una cordata in difficoltà, al rientro dal Primo Spigolo della Tofana di Rozes. I due alpinisti torinesi, lui 52 anni, lei 34, si erano dovuti fermare per la paura, in quanto il tratto che stavano percorrendo è esposto e friabile.

Il secondo intervento

Hanno così provato un itinerario alternativo a monte di Punta Marietta, bloccandosi su una cengia esposta. Quattro soccorritori di Cortina e due della Guardia di finanza sono quindi risaliti con i mezzi fino all'inizio delle serpentine, per poi proseguire a piedi, in costante contatto telefonico con i due.

In un'oretta la squadra è riuscita a raggiungere la coppia, che nel frattempo era riuscita ad avanzare e a scollinare sull'altro versante. Dopo aver assicurato la scalatrice con una corda corta, i soccorritori sono ridiscesi con loro al Giussani e da lì al fuoristrada. I due alpinisti sono infine stati riaccompagnati alla loro macchina al Rifugio Dibona. Le operazioni si sono concluse verso mezzanotte e mezza.

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