La cerimonia

Cittadinanza onoraria al Cnsas, Belluno "premia" il soccorso alpino

De Pellegrin: “È un riconoscimento simbolico che vuole esprimere tutto il nostro grazie per ciò che in questi settant’anni di attività i volontari, uomini e donne straordinari, hanno fatto per il nostro territorio"

Cittadinanza onoraria al Cnsas, Belluno "premia" il soccorso alpino
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Il Comune di Belluno ha conferito la cittadinanza onoraria al Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico.

Cittadinanza onoraria al Cnsas, Belluno "premia" il soccorso alpino

Palazzo Rosso ha ospitato il conferimento dell'onorificenza, al centro della Sala consiliare sono stati accolti i volontari, circondati dai consiglieri comunali, dagli assessori e dai rappresentanti di associazioni ed enti. A partire dal sindaco Oscar De Pellegrin, tutte le cariche istituzionali, dall'assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin, al presidente nazionale del Cnsas Maurizio Dellantonio, si sono susseguite nel ricordare motivazioni e storia del sodalizio. Hanno parlato il presidente del Soccorso alpino e speleologico Veneto Rodolfo Selenati, il delegato della Zona Dolomiti Bellunesi Alex Barattin, il consigliere nazionale del Cnsas Fabio Rufus Bristot. E ancora Luciano Bassi, presidente del Consiglio comunale, il presidente della Provincia Roberto Padrin, il capo della Stazione di Belluno Gianpaolo Sani, il presidente del Cai di Belluno Paolo Barp e lo storico soccorritore Gianni Gianeselli.

Le manovre dimostrative dal campanile settecentesco progettato da Juvarra

L’evento si è poi spostato all’esterno, in Piazza Duomo, dove una trentina di soccorritori di Belluno e di altre Stazioni hanno predisposto le manovre dimostrative dal campanile settecentesco progettato da Juvarra: un soccorritore ha dato il via alle “operazioni” con la prima calata dal maestoso Angelo fino al ballatoio della cella campanaria, da dove sono partite le calate di due volontari del Cai, di una coppia di binomi cinofili - due conduttori e i loro cani - di un soccorritore con un’infortunata caricata sul vecchio sacco Graminger, della barella con un ferito portata alla base del campanile da due operatori del Suem 118, per chiudere con una teleferica che ha permesso la discesa della barella fino ai mezzi schierati tra il pubblico. Nella postazione al gazebo si sono alternati diversi ospiti, che hanno illustrato lo svolgimento della manovra e le varie componenti del Cnsas.

Emozionante il passaggio dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore con il faro puntato sull’Angelo, un saluto a suggellare la trentennale collaborazione e per molti un commovente rimando al giorno dei funerali dell’equipaggio di Falco.

La cerimonia

“È un riconoscimento simbolico che vuole esprimere tutto il nostro grazie per ciò che in questi settant’anni di attività i volontari, uomini e donne straordinari, hanno fatto per il nostro territorio, le nostre comunità e i turisti – ha spiegato il sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin – Il Soccorso alpino è composto da persone generose e coraggiose, che dedicano il proprio tempo, le proprie competenze e il proprio cuore al servizio di chi vive, ama e rispetta la montagna. Operano in silenzio, spesso in condizioni difficili, affrontando situazioni di emergenza con una forza d’animo che non si può che ammirare. Rappresentano il vero spirito del volontariato: noi siamo orgogliosi di questo e di essere stati tra i primi territori provinciali a costituire una propria delegazione”.

“In questi anni il corpo del Soccorso alpino ha saputo evolversi rispondendo alle nuove sfide di un turismo in crescita e promuovendo una maggiore consapevolezza sui rischi della montagna. Attraverso campagne di sensibilizzazione, formazione e comunicazione, condotte anche con i moderni strumenti digitali, il Cnsas ha contribuito a costruire una cultura della sicurezza, fondamentale per il futuro. Per tutti questi motivi, per lo spirito di abnegazione e di totale altruismo che caratterizzano questo corpo, non posso che dire che tutta la nostra comunità, nessuno escluso, gli deve molto. A tutti i volontari, il mio commosso GRAZIE".

Presente alla cerimonia il presidente del Cnsas Maurizio Dellantonio.

"Ricevere la cittadinanza onoraria dal Comune di Belluno è per il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico un riconoscimento che ci riempie di orgoglio – ha commentato Dellantonio – Belluno, cuore pulsante delle Dolomiti, è una città simbolo della montagna, dei suoi valori e delle sfide che essa rappresenta. Questa cittadinanza onoraria non solo celebra i 70 anni di impegno del Cnsas nel soccorrere e proteggere chi vive e ama la montagna, ma rafforza anche il legame indissolubile che unisce il nostro Corpo alle comunità montane e al territorio. A nome di tutti i tecnici del Cnsas, ringrazio il Comune di Belluno e i suoi cittadini per questo gesto di profonda stima che ci sprona a continuare il nostro servizio con ancora più dedizione".

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