Regali di Natale, Belluno è la città veneta in cui si spende di più
Secondo una stima dell’Ufficio Studi di Confartigianato su dati Istat, il Veneto sarà al terzo posto in Italia nella spesa per gli acquisti natalizi
Regali, feste, valori cristiani, ma anche giro d’affari: Natale porta con sé un importante rilievo economico in Veneto e anche in provincia di Belluno. E l’artigianato recita un ruolo da protagonista.
Regali di Natale, Belluno è la città veneta in cui si spende di più
Secondo una stima dell’Ufficio Studi di Confartigianato su dati Istat, il Veneto sarà al terzo posto in Italia nella spesa per gli acquisti natalizi (intesa come prodotti alimentari, bevande e altri prodotti e servizi tipici del Natale): la previsione di spesa per quest’anno è di circa 2,2 miliardi di euro (dietro a Lombardia con 4,6 miliardi e Lazio con 2,7 miliardi).
Belluno si attesta attorno ai 100 milioni, di cui due terzi per alimentari e bevande. Il dato significativo è che Belluno è la provincia con una spesa pro-capite superiore a tutte le altre province venete: oltre 500 euro (la seconda è Venezia con 480, l’ultima Treviso con 446), contro una media veneta di 461 euro.
Le imprese artigiane coinvolte nei settori di offerta e prodotti e servizi tipici del Natale in Veneto sono 32.753, pari al 10,4% del totale nazionale e il 29,8% dell’artigianato regionale. A Belluno queste imprese artigiane sono 1.275, pari a un terzo (30,3%) delle imprese della provincia; gli addetti sono 4.698, pari al 36,5% del totale degli addetti dell’artigianato, più della media veneta (35,8) e italiana (33,5%): tra le province venete, superano Belluno in questa graduatoria Rovigo e Vicenza. Significa che il peso di questo settore, nella provincia bellunese, è molto significativo.
A Natale è il settore agroalimentare ad avere tradizionalmente l’impennata di vendite, con una particolare ricerca di prodotti artigianali a km zero. Questa scelta rappresenta in Veneto l’8% della spesa di dicembre in prodotti alimentari e bevande a livello nazionale, pari a 1,4 miliardi. Poco più di metà è la spesa per abbigliamento, calzature, complementi d’arredo, articoli per la casa, gioielleria e orologeria per cui i veneti spenderanno 842 milioni.
I dati di Confartigianato evidenziano che sei piccole imprese artigiane e di prossimità su dieci scelgono come mercato di riferimento il proprio comune o regione, mentre se si osserva la domanda, riferita al 2023 in Italia, il 23,5% dei consumatori hanno acquistato prodotti a chilometro zero.
“A spingere il consumatore a scegliere un prodotto artigiano per le festività è la ricerca di prodotti di qualità, con l’utilizzo di materie prime che garantiscono durata, bellezza, unicità e soprattutto lavorazioni a regola d’arte – commenta la presidente di Confartigianato Imprese Belluno Claudia Scarzanella - Abbiamo lanciato anche quest’anno la campagna nazionale “Acquistiamo locale” e abbiamo aderito con convinzione all’iniziativa Natale a Belluno, per promuovere l’acquisto di prodotti artigianali come supporto non solo per le nostre imprese, ma per l’economia locale. Diventa da parte di tutti un’azione di sostegno al welfare, all’ecosistema economico e culturale del territorio”.
Ogni prodotto artigiano riflette l'abilità di fondere tradizione e modernità; gli artigiani offrono un servizio su misura, dalla consulenza alla riparazione e alla personalizzazione, in un rapporto di fiducia e affidabilità che oggi è ricercato dal consumatore.
“Confartigianato – continua Claudia Scarzanella - sta promuovendo da anni una politica di sostenibilità e circolarità ed è per questo che il mondo artigiano viene premiato dalle famiglie nella scelta degli acquisti perché ne riconoscono le buone pratiche che riducono gli sprechi e tutelano l’ambiente. In particolare, la forza dell’agroalimentare, che spinge il Made in Italy nel mondo con numeri importanti, è sicuramente il sistema di filiera che raggruppa l’intera catena del valore dalla produzione alla vendita”. In Italia appartengono a questa filiera il 20% delle imprese con oltre 3 addetti e il 17,2% del valore aggiunto di tali imprese. In Veneto sono 19.446 le imprese aderenti che danno lavoro a 343.096 addetti, per un valore aggiunto di 17.861, pari al 10,6% del totale regionale, con un’incidenza molto superiore al 7,2% nazionale.