Perarolo, riprendono i lavori sul Boite: 7,5 milioni per mettere in sicurezza l’area
Il ritardo accumulato rispetto al cronoprogramma inizialmente previsto è stato causato da un un'interruzione dovuta a un accertamento tecnico preventivo stabilito dal Tribunale di Belluno
Continuano gli interventi per la messa in sicurezza dell’abitato di Perarolo di Cadore dalla frana della Busa del Cristo e per le opere accessorie sul torrente Boite.
Perarolo, riprendono i lavori sul Boite: 7,5 milioni per mettere in sicurezza l’area
Si tratta di due distinti interventi, finanziati con 7,5 milioni di euro e che sono seguiti dalle strutture regionali del Genio Civile e del braccio operativo di Veneto Strade.
In relazione all’intervento curato dal Genio Civile di Belluno è in programma il ripristino delle briglie e controbriglie sul Boite e una serie di ulteriori opere di mitigazione del rischio in corrispondenza del nodo idraulico di Perarolo.
Il ritardo accumulato rispetto al cronoprogramma inizialmente previsto è stato causato da un un'interruzione dovuta a un accertamento tecnico preventivo stabilito dal Tribunale di Belluno a seguito del ricorso di una ditta che gestisce le centraline idroelettriche poste a lato dell'alveo nel tratto di intervento.
“Tale ditta lamentava danni presuntivamente causati dai lavori in corso – spiega l’assessore al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin – La vicenda si è risolta solo a settembre 2024 stabilendo che tali danni non erano attribuibili ai lavori del Genio Civile e quindi per queste opere, che valgono complessivamente 4 milioni di euro, abbiamo immediatamente attivato il cantiere già con la fine di settembre”.
I lavori, successivamente sospesi a metà dicembre per l’andamento stagionale sfavorevole, riprenderanno nelle prossime settimane e se ne prevede la conclusione, meteo e imprevisti permettendo, entro la fine estate 2025.
“L’altro intervento, quello seguito da Veneto Strade - prosegue Bottacin - prevede il rifacimento delle opere di sostegno dell’argine destro del Boite per un tratto di circa 200 metri: in particolare saranno demolite alcune opere esistenti e si andrà a realizzare un muro di sostegno in cemento armato rivestito in pietrame. Al fine di garantire la protezione dell’opera da possibili fenomeni di erosione si è progettata la realizzazione di un taglione con colonne in jet-grouting e, a completamento, verrà altresì realizzato un materasso in massi legati di larghezza pari a 5 metri lato fiume e profondo 2 metri”.
In questo caso si tratta di ulteriori 3,5 milioni di euro, che si sommano ai primi interventi già svolti in regime di somma urgenza per 1,2 milioni di euro, il cui progetto è stato completato dopo tutti i necessari passaggi in conferenza di servizi. L'avvio del cantiere è stato dunque stabilito per il prossimo 3 febbraio e i lavori dovrebbero completarsi entro l’estate 2026.