Spilla oltre 360mila euro a 4 anziani: 47enne marocchino agli arresti domiciliari
L’uomo si trova attualmente nella propria abitazione a Ponte nelle Alpi con il braccialetto elettronico
Arresti domiciliari e braccialetto elettronico per circonvenzione di persona incapace, con l’aggravante di aver provocato alla vittima un danno patrimoniale di particolare entità.
Spilla oltre 360mila euro a 4 anziani: 47enne marocchino agli arresti domiciliari
Il responsabile sarebbe un 47enne, di origine marocchina, che attualmente si trova nella propria abitazione a Ponte nelle Alpi. Le indagini, svolte lo scorso anno dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Belluno e culminate con l’applicazione della custodia cautelare in carcere dell’uomo, hanno accertato che si sarebbe approfittato della fragilità di quattro vittime, due nella provincia di Belluno e due in quella di Pordenone, riuscendo ad ottenere un illecito guadagno di almeno 363.800 euro.
Le vittime, ritenute in stato di manifesta circonvenzione sulla scorta delle perizie medico-legali, sono state ascoltate in modalità protetta. La misura in esame si inserisce in un più ampio contesto giudiziario in cui l’arrestato, dopo aver confessato “strumentalmente” gli addebiti ed essersi impegnato a restituire il maltolto (circostanza ad oggi non accaduta), ha impugnato la misura restrittiva.
Accolta la richiesta della difesa, per effetto della quale il giudice del Tribunale di Pordenone ha sostituito la carcerazione con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, il pm ha presentato appello, in ragione del mancato risarcimento alle vittime e di una possibile reiterazione del reato in considerazione della natura della sua attività economica (venditore porta a porta).
La Sezione del Riesame del Tribunale di Trieste ha successivamente riformato l’ordinanza, disponendo gli arresti domiciliari. Tale provvedimento è stato impugnato dall’interessato in Cassazione che, riunitasi in camera di consiglio, ha respinto il ricorso, confermando la misura del Tribunale triestino e condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali.
All’esito dell’articolato iter giudiziario si è data esecuzione alla misura dell’arresto congiuntamente all’applicazione del braccialetto elettronico per il quale l’arrestato ha fornito preventivo consenso.