Carta dell’accoglienza anche nei territori di Cadore, Tre Cime e Comelico: ecco come partecipare agli incontri
Colleselli: “Ci auguriamo che il territorio risponda con entusiasmo. Ci sarà anche la possibilità di diventare un info point accreditato dalla Regione Veneto”

La Regione Veneto, in collaborazione con la Fondazione Dolomiti Bellunesi, prosegue il lavoro di diffusione e applicazione dei valori della Carta dell’Accoglienza e dell’Ospitalità nei territori di Cadore, Tre Cime e Comelico.
Carta dell’accoglienza anche nei territori di Cadore, Tre Cime e Comelico: ecco come partecipare agli incontri
Grazie all'attività di coordinamento della società incaricata, Just Good Tourism, ed il supporto operativo dei Consorzi turistici Cadore Dolomiti, Tre Cime Dolomiti e Val Comelico Dolomiti ha, infatti, promosso il "Patentino dell’Accoglienza", un percorso di formazione rivolto a tutti coloro che operano nel settore turistico e dell’ospitalità.
"Con l'avvio di questo nuovo percorso in Cadore - afferma l'assessore al Turismo della Regione del Veneto Federico Caner - si rafforzano le attività di valorizzazione della Carta dell'Accoglienza e Ospitalità in attuazione del Piano Strategico del Turismo Veneto e soprattutto in vista dell'importante appuntamento dei Giochi olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026 ".
Il ciclo di cinque incontri si terrà presso il Palazzo della Magnifica Comunità del Cadore (Piazza Tiziano 2, Pieve di Cadore) nelle seguenti date:
- Lunedì 17, 24 e 31 marzo e lunedì 14 aprile 2025 – ore 14-17;
- Martedì 8 aprile 2025 – ore 10-13.
L’iniziativa è aperta a tutte le categorie che operano nel settore dell’accoglienza e dell’ospitalità nell'area del Cadore, Tre Cime e Comelico: musei, siti archeologici, ville, borghi, castelli, centri storici, parchi e riserve naturali, enti locali, agenzie di viaggio, strutture ricettive, guide turistiche, impianti sciistici e di risalita, attività commerciali, artigianali e agricole, trasporti pubblici e privati, organizzatori di eventi e molti altri.
Ma il progetto non si rivolge solo agli operatori: amministratori, residenti, insegnanti, associazioni culturali e chiunque abbia a cuore il turismo e la qualità dell’accoglienza possono partecipare e diventare veri e propri Ambasciatori dell’Accoglienza nel territorio.
Gli incontri saranno tenuti da esperti e rappresentanti della Regione Veneto e della DMO Fondazione Dolomiti Bellunesi, con l’obiettivo di presentare progetti in corso, buone pratiche e visioni per il futuro della destinazione turistica. Sarà un'importante occasione di confronto e condivisione, con la possibilità di partecipare anche online al primo appuntamento.
Inoltre, per le attività di servizi aperti al pubblico che parteciperanno ad almeno 4 dei 5 incontri, vi sarà l'opportunità di diventare un INFO POINT accreditato della Regione Veneto.
“Questo percorso di formazione è molto importante per il territorio – sottolinea la direttrice della Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi Valentina Colleselli - perché nel ciclo dei 5 incontri abbiamo inserito tutto ciò che deve essere la nostra destinazione per definirsi accogliente: rispettosa, autentica, sostenibile e per tutti, affidabile e sicura, connessa e informata. Ci auguriamo che il territorio risponda con entusiasmo e partecipazione. Abbiamo scelto di inserire anche la possibilità di diventare un INFO POINT accreditato dalla Regione Veneto per valorizzare gli operatori presenti sul territorio che, proprio per la natura della loro attività, magari già si trovano di fatto a divulgare informazioni ai turisti oppure per formare chi vuole essere un punto di riferimento per i visitatori”.
Il percorso Carta dell’Accoglienza della Regione Veneto è iniziato nel 2023 nelle Dolomiti Bellunesi nel 2023 con un progetto su Cortina, è proseguito nel 2024 con Belluno e ora si concentra nell’area del Cadore, Tre Cime, Comelico per diffondere i valori della Carta dell'Accoglienza e Ospitalità che ricorda a tutti che “Noi siamo la destinazione”: ognuno contribuisce a costruire o smantellare la reputazione della destinazione. Se mancano volontà o competenze nel porsi, accogliere, dialogare e collaborare, è l’intera destinazione che ne risente, generando sofferenza in tutti gli elementi che la compongono.
L’obiettivo è di condividere un senso di appartenenza e responsabilità corale e coerente alle strategie che la destinazione si è data.