la vittoria

La SSD Dolomiti Bellunesi travolge il Lignano e vola in serie C

Il mister Zanini: “È una delle gioie più belle della mia vita calcistica”

La SSD Dolomiti Bellunesi travolge il Lignano e vola in serie C
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Quattro anni. Per costruire una squadra. Per forgiare un’identità. Per scrivere una storia. La SSD Dolomiti Bellunesi è nata nello stesso modo in cui si nasce tra le montagne: con pazienza, coraggio e visione.

La SSD Dolomiti Bellunesi travolge il Lignano e vola in serie C

Era il 2021 quando tre club – Belluno, Union Feltre e San Giorgio Sedico – decisero di unire forze, sogni, radici: una fusione? Ma anche una mano tesa verso un territorio che aspettava un palcoscenico degno della sua passione. Oggi, dopo il roboante successo sul Brian Lignano, quel territorio esulta in maniera compatta. All’unisono. Perché la squadra che porta il suo nome è nei professionisti. È in Serie C.

Un traguardo che profuma di vetta conquistata, oltre che di appartenenza. Di comunità. Di orgoglio. Perché, quando il progetto è vero, il tempo si mette al servizio. E in quattro anni può accadere di tutto. Anche che una squadra delle Dolomiti riscriva il suo destino. E, nell’anno delle Olimpiadi, trovi il proprio posto al tavolo del grande sport. Il lieto fine lo scrivono in migliaia: come i tifosi che hanno reso magica la cornice dello Zugni Tauro.

Lo scrive Jack Marangon, autore di una doppietta che gli permette di salire a quota 19 gol stagionali e di conquistare lo scettro di vice capocannoniere del girone. Lo scrivono “lo sceriffo” Diallo e “capitan futuro”, Thomas Cossalter. Lo scrive il capitano vero e proprio: Pablo Perez, esemplare e decisivo perfino ai margini di rettangolo verde. Lo scrive un’intera squadra in missione. E capace di trasformare un sogno in realtà.

Mister Zanini recupera Fagan e Diallo, dopo il turno di squalifica, e riserva a entrambi un posto nell’undici di partenza, mentre a centrocampo parte Pellizzari, anche perché Brugnolo non è al meglio e si accomoda in panchina. Passando alla cronaca, il primo brivido lo procura il Brian. E, nello specifico, Alessio, che con un destro dal limite impegna Carraro, pronto a respingere in tuffo.

Dall’altra parte, ci prova Fagan con un piazzato, alto, mentre Marangon sfiora il bersaglio. Ma, al quarto d’ora, il “diez” si inventa un irresistibile sinistro sotto la traversa: è il liberatorio vantaggio. E poco più tardi, solo un decisivo intervento di Carmisin nega a Diallo la gioia del raddoppio. Gliela nega? No, la rimanda. Perché, a ridosso della mezz’ora, il pallonetto morbido del centravanti liberiano scavalca il portiere lignanese e fa esplodere per la seconda volta lo Zugni Tauro.

Da un pallonetto vincente all’altro. A 4’ dallo scadere, Marangon disegna un magico arcobaleno e manda in orbita la SSD Dolomiti Bellunesi: 3-0. Nella ripresa, accorciano le distanze gli ospiti con il neo entrato Butti. Ma niente e nessuno può annacquare la festa. Anche perché Thomas Cossalter cala il poker, su assist del compagno e amico De Paoli. È l'epilogo perfetto. A vent’anni esatti di distanza, la provincia di Belluno è di nuovo in C.

“Questo successo ha un sapore unico - sorride mister Zanini -. È una delle gioie più belle della mia vita calcistica. Abbiamo condotto un buon lavoro: sia chiaro, è stato duro e ricco di sacrifici. Ma viene coronato da una giornata come questa, che ripaga di tutto. Ringrazio la società, perché mi ha scelto in un momento non facile. E ognuno dei giocatori passati da noi nelle ultime due stagioni. Poi, la dirigenza: con Leopoldo Torresin e Simone Bertagno abbiamo sempre avuto un feeling particolare. E il mio staff: meraviglioso. Ho lavorato con professionisti incredibili. Infine, il ringraziamento più speciale va a mia moglie e mio figlio”.

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