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Sversamento Cancia, individuata la cisterna: “Vietato mangiare pesce”

Il fenomeno di ieri sera ha smosso una massa significativa di detriti, stimata in circa 5.000 metri cubi

Sversamento Cancia, individuata la cisterna: “Vietato mangiare pesce”
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Si è svolto nel pomeriggio, presso la Prefettura di Belluno, l’incontro istituzionale in seguito allo sversamento di idrocarburi rilevato nella mattinata a Cancia, in Comune di Borca di Cadore.

Sversamento Cancia, individuata la cisterna: “Vietato mangiare pesce”

Le operazioni di contenimento e bonifica sono in corso, coordinate da ENEL attraverso la ditta incaricata, che sta provvedendo alla rimozione della componente oleosa in superficie nel lago di Valle di Cadore.

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Nel frattempo, i tecnici hanno individuato la cisterna di circa 15 metri cubi da cui ha avuto origine lo sversamento. La ditta incaricata dalla Provincia effettuerà lo svuotamento tra la serata odierna e la giornata di domani. L’area è già stata compartimentata per evitare ulteriori dispersioni della sostanza.

“Un ringraziamento particolare va alla Prefettura, a ENEL, ad ARPAV, alla Regione del Veneto, alla Protezione Civile dell’Antelao, nonché ai Settori ecologia, ambiente e difesa del suolo della Provincia e ai Vigili del Fuoco, che si sono attivati prontamente”, ha dichiarato il consigliere delegato provinciale Massimo Bortoluzzi.

I Vigili del Fuoco hanno inoltre collocato alcune paratie a Davestra per ostacolare l’eventuale propagarsi degli idrocarburi lungo il corso d’acqua.

Sul piano della sicurezza alimentare, il Settore Caccia e Pesca della Provincia emetterà a breve un provvedimento cautelativo che vieta l’utilizzo alimentare del pesce pescato nei bacini interessati, imponendone il rilascio. La misura, già in linea con la prassi abituale, permetterà inoltre di coinvolgere i pescatori in un’azione diretta di monitoraggio ambientale.

Domani a Cancia saranno operativi 20 volontari della Protezione Civile, impegnati nella rimozione dei residui di materiale ancora presenti nel centro abitato.

“Il fenomeno di ieri sera – ha concluso Bortoluzzi – ha smosso una massa significativa di detriti, stimata in circa 5.000 metri cubi, accompagnati da molta acqua, in parte trattenuti dalla Sabo Dam e in parte convogliati nelle vasche di contenimento.”

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