Valbelluna

Ceramica Dolomite, accordo raggiunto: un anno di cassa integrazione per 324 lavoratori

Previsti 4,3 milioni di investimenti nel 2026, formazione e politiche attive per il rilancio dello stabilimento di Borgo Valbelluna

Ceramica Dolomite, accordo raggiunto: un anno di cassa integrazione per 324 lavoratori

Si è riunito oggi il tavolo regionale dedicato all’esame congiunto per definire l’accordo necessario all’avvio della cassa integrazione straordinaria per lo stabilimento Ceramica Dolomite.

Ceramica Dolomite, accordo raggiunto: un anno di cassa integrazione per 324 lavoratori

Al confronto hanno partecipato la Direzione Lavoro della Regione Veneto, l’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, l’azienda con i propri consulenti, e le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil insieme ai rappresentanti dei lavoratori.

Accordo per un anno di cassa integrazione straordinaria

L’incontro si è concluso con la firma dell’accordo che prevede 12 mesi di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione, destinata ai 324 dipendenti dello stabilimento. Un passaggio considerato necessario per accompagnare il processo di rilancio industriale avviato dall’azienda.

Piano di investimenti da 4,3 milioni per il 2026

Alla base dell’intesa c’è un programma di riorganizzazione che prevede 4,3 milioni di euro di investimenti nel 2026, finalizzati a innovare linee produttive e processi industriali. Accanto a questo, l’accordo contempla:

  • percorsi di formazione e aggiornamento professionale per valorizzare le competenze interne;
  • l’attivazione delle politiche attive del lavoro regionali per agevolare il ricollocamento dei lavoratori che accetteranno l’incentivo all’esodo, la cui entità sarà definita in un confronto successivo.

Nuovi incontri fissati per gennaio

Per approfondire gli aspetti collegati al Piano Industriale presentato dall’azienda ai tavoli nazionali presso il MIMIT e a quello regionale, sono stati programmati due nuovi incontri tra azienda e sindacati nelle giornate dell’8 e 9 gennaio 2026.

A seguire, nella seconda metà di gennaio, è previsto un nuovo tavolo regionale per fare il punto sugli sviluppi del confronto.