Inghiottito da un inferno burocratico: prelevato dall’Fbi da Belluno e portato illegittimamente negli Usa
E' stato accusato di abusi sessuali sulla figlia adottiva quando aveva 8 anni.
Un uomo che si è sempre proclamato innocente ma che, a causa della burocrazia, sta vivendo un incubo. E’ stato prelevato dall’Fbi a Pieve di Cadore per poter esser portato in carcere negli Usa dov’è tutt’ora. Il motivo? L’accusa da parte dell’ex moglie di violenza sessuale sulla figlia adottiva quando aveva 8 anni, accuse che però sembrano essere infondate.
Pino Lo Porto sta scontando l’ergastolo
E' incredibile la vicenda giudiziaria, ma anche umana di Giuseppe Lo Porto: conosciuto da tutti come “Pino”, ha 87 anni, è un imprenditore siciliano che si è sempre proclamato innocente. La giustizia americana ha emanato però due ergastoli. Qual è l’accusa nei suoi confronti? Abusi sessuali su una minorenne.
Lo Porto nel 1987 aveva sposato una donna statunitense e aveva anche adottato i suoi due bambini che lei aveva avuto durante il precedente matrimonio. La moglie però nel 1995 decise di chiedere il divorzio, che ottenne. La donna ha poi denunciato Lo Porto per abusi sessuali sulla figlia adottata avvenuti, secondo la sua dichiarazione, quando la bambina aveva 8 anni.
Lo Porto si è sempre dichiarato innocente ma fu incarcerato. Riuscì a uscire su cauzione ma, a causa del fallimento della società che gli permetteva di garantirgli la cauzione, decise di rifugiarsi in Olanda per evitare di tornare in carcere.
La richiesta di estradizione
Mentre si trovava in Olanda, arrivò la richiesta di estradizione però il tribunale di Middelburg dichiarò che non c’erano le prove sugli abusi sessuali. Lo Porto tornò in Italia il 20 dicembre 2010 e si trasferì a Pieve di Cadore. L’incubo sembrava finito ma quando si recò dai Carabinieri per un problema con la sua patente di guida, i militari scoprirono che su di lui pendeva un decreto di estradizione e finì in carcere a Belluno.
Prima che il Tar potesse pronunciarsi però, fu prelevato dagli agenti dell’Fbi e trasferito immediatamente in Alabama.
L’avvocato Luciano Faraon ha più volte spiegato che Lo Porto è stato portato via in Italia da due agenti Fbi, muniti di passaporto giudico irregolare. Che è stato portato via prima che il Tar si pronunciasse. Che il giudice olandese ribadisce che mancano le prove e lo definisce innocente il giudice italiano afferma che l’estradizione è illegittima.
Il legale ha inoltre deciso di scrivere al premier Mario Draghi per chiedere il rientro di Lo Porto in Italia, nel frattempo in corte d’appello a Venezia è iniziata la discussione per la richiesta di risarcimenti per un ammontare di due milioni di euro.