Coronavirus: case di riposo il nuovo fronte in tutta la regione
A Merlara giornata di tregua ma la situazione è ancora critica.
Coronavirus: case di riposo il nuovo fronte in tutta la regione.
A Merlara una giornata di tregua
"Quella di ieri è stata una giornata di tregua - ha aggiornato la situazione il sindaco di Merlara Claudia Corradin - che si chiude con i numeri della giornata precedente. Gli ospiti contagiati in struttura sono 56. I ricoverati sono 5 mentre i deceduti 12. La solidarietà verso la nostra situazione continua e si esprime in vario modo". "Oggi - prosegue Corradin - la Croce Rossa ha comunicato che un infermiere volontario di Vicenza presterà alcune giornate di lavoro al nostro Pensionato. Stamattina una professionista nella cura della persona con attività chiusa per effetto del decreto Conte, si è messa a disposizione come volontaria. Stamattina il Prefetto mi ha chiamato lasciando ben sperare circa la possibilità della disponibilità di personale paramedico militare. Poco dopo il Generale Garofano ha sentito la dirigenza del Pensionato. Don Marco Cagol mi ha telefonato portandomi oltre al suo personale saluto anche i saluti, la solidarietà e la preghiera del Vescovo Mons. Cipolla. La solidarietà avvolge in un caldo sentimento di sincera umanità il nostro Pensionato".
Nel veronese un'altra situazione calda
La situazione in casa di riposo a Villa Bartolomea sta risultando più grave del previsto. Nei giorni scorsi il Comune aveva reso noto della presenza di due ospiti che erano risultati positivi al test del Coronavirus, di cui uno deceduto. In questi ultimi minuti, il Comune attraverso la sua pagina social ufficiale ha reso noto che, dopo aver ricevuto gli esiti da parte del dottore Tarallo, nonché Direttore Sanitario dell’ IPAB Maria Gasparini, è emerso che la situazione è grave.
Il caso di Puos d'Alpago: ben 25 contagiati
Nel bellunese è la casa di riposo di Puos d'Alpago la situazione che preoccupa maggiormente: ben 25 ospiti risultano positivi al Coronavirus. Un’ala della struttura è stata dedicata ai pazienti Covid e farà sì che gli anziani contagiati non vengano in contatto con altre persone, salvo gli operatori addetti. La situazione strutturale non permette la camera singola e gli ospiti sono alloggiati in camere doppie, idonee all’utilizzo.