Longarone

500mila euro a Veneto Acque per bonificare l’area contaminata a Faè

Bottacin: “La contaminazione era derivata sia dall’utilizzo come deposito rifiuti, sia dalle conseguenze dell’esondazione delle acque del bacino posto a monte della diga del Vajont”

500mila euro a Veneto Acque per bonificare l’area contaminata a Faè
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, ha approvato una delibera in cui viene individuata la società in house Veneto Acque quale soggetto esecutore degli interventi presso l’area demaniale in cui operava l’ex Faesite, in località Faè nel Comune di Longarone.

500mila euro a Veneto Acque per bonificare l’area contaminata a Faè

“A pochi mesi dal reperimento delle risorse - spiega l’assessore -, diamo dunque avvio agli interventi collegati a un’indagine di caratterizzazione integrativa, analisi del rischio e relativo progetto di bonifica, nonché all’esecuzione di alcune prime attività propedeutiche all’approntamento del cantiere e allo sgombero delle aree dalla presenza di rifiuti”.

A Veneto Acque, per l’esecuzione delle suddette attività, verranno assegnati 500mila euro.

“L’intervento in oggetto ricade in area demaniale, in corrispondenza dell'alveo del fiume Piave – dice Bottacin - La contaminazione era derivata sia dall’utilizzo come deposito rifiuti, sia dalle conseguenze dell’esondazione delle acque del bacino posto a monte della diga del Vajont, che ha comportato lo sversamento di idrocarburi contenuti un tempo in cisterne presenti all’interno del sito”.

L’area rientra tra i cosiddetti “siti orfani”, ovvero siti contaminati il cui ripristino, per diverse motivazioni, risulta essere in capo alla pubblica amministrazione, principalmente ai Comuni, in quanto il responsabile dell'inquinamento non è stato individuato o non risulta individuabile ovvero, se identificato, non provvede agli adempimenti previsti dalla normativa in materia di bonifiche di siti contaminati.

Ancora una volta un intervento regionale di grande aiuto, soprattutto quando i problemi insistono su piccole realtà - conclude l’assessore Bottacin - che senza questi fondi difficilmente sarebbero riuscite a muoversi in maniera autonoma. Attività che confermano la nostra estrema attenzione per ogni aspetto che riguardi salvaguardia di ambiente e territorio”.

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