Sanità

A Belluno il dono (di organi) è "di casa": primi in Veneto e terzi in Italia

Sul podio dei comuni con l’indice di dono più alto in Veneto troviamo Vallada Agordina, Lorenzago di Cadore e Voltago Agordino.

A Belluno il dono (di organi) è "di casa": primi in Veneto e terzi in Italia
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Con un “indice del dono 2022” di 69,31, la provincia di Belluno è la terza in Italia e la prima in Veneto in questa speciale classifica di solidarietà e sensibilità.

A Belluno il dono (di organi) è "di casa": primi in Veneto e terzi in Italia

Nel 2022, in Ulss Dolomiti, ci sono state 5 donazioni di organi. Non è stata registrata, infatti, alcuna opposizione alla donazione.

Sul podio dei comuni con l’indice di dono più alto in Veneto troviamo tre bellunesi: Vallada Agordina (81), Lorenzago di Cadore (79,05) e Voltago Agordino (78,46).

L'Indice del dono fornisce una fotografia della disponibilità dei cittadini a donare e dell'impegno profuso dai Comuni italiani nella gestione complessiva del servizio di registrazione della dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti in occasione del rilascio della carta d'identità.

L'attività di donazione di organi e tessuti, su cui si fonda la possibilità di effettuare trapianti di organi come il cuore, i polmoni, il fegato, i reni, le cornee e molti tipi di tessuto, che nel 2022 ha conseguito i migliori risultati della storia di questa attività nella Regione Veneto, è ben consolidata e costantemente attiva dall'anno 2000 presso l'Ospedale di Belluno.

Nel 2022, dopo la crisi delle attività di prelievo di organi e tessuti dovuta all'impegno delle Rianimazioni nel contrastare la pandemia da COVID-19, l'attività di prelievo è ripresa con risultati soddisfacenti.

Il Coordinamento aziendale per i prelievi e i trapianti di organi e tessuti della ULSS 1-Dolomiti diretto da Davide Mazzon, direttore della UOC di Anestesia e Rianimazione di Belluno, nel 2022 ha realizzato ben 5 donazioni di organi da parte di pazienti deceduti presso la Rianimazione di Belluno, grazie anche ad una volontà favorevole dei potenziali donatori; ad esse si aggiungono complessivamente 8 donazioni multi-tessuto e oltre 100 donazioni di cornee.

“Tra le tante storie di sofferenza e di rinascita di cui siamo stati testimoni, legate alle attività di prelievo di organi in persone decedute e dei trapianti in persone a cui è stata donata la vita – racconta Mazzon - non possiamo dimenticare quanto accaduto nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre 2022 all’ospedale di Belluno, dove è stato effettuato un prelievo di fegato da una persona deceduta presso la Rianimazione. La donazione di questo organo è stata possibile dopo una complessa valutazione della idoneità del donatore che aveva espresso la volontà di donare i propri organi dopo la morte all'ufficio anagrafe del Comune di Belluno, in occasione del rinnovo della carta di identità. La donazione, iniziata alle 22.45 del 24/12 e conclusasi alle 2 del 25/12 presso il Gruppo Operatorio di Belluno, si è avvalsa della chiamata in servizio di un medico anestesista e 4 infermieri col compito specifico di collaborare con i chirurghi della Clinica Chirurgica di Padova diretta dal Prof. Cillo che hanno effettuato il prelievo”.

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