La classifica

A Belluno si respira meglio che nel resto d’Italia: lo dice Legambiente

La provincia è terza nella classifica nazionale Ecosistema Urbano sulle politiche green

A Belluno si respira meglio che nel resto d’Italia: lo dice Legambiente
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Bellunesi premiati per l’aria pulita e per la raccolta differenziata.

A Belluno si respira meglio che nel resto d’Italia: lo dice Legambiente

La provincia dolomitica risale la classifica Ecosistema Urbano – Legambiente che premia le città virtuose in termini di politiche green e attenzione all’impatto ambientale e, dall’ottavo posto, arriva al terzo.

“La direzione è quella giusta, proseguiremo con decisione per restare sul podio e migliorare, se possibile, il risultato – commenta il sindaco, Oscar De Pellegrin -. Ci sono indici su cui è possibile e necessario lavorare, parlo di quelli relativi al trasporto pubblico e alla rete di piste ciclabili, pur nella consapevolezza che il nostro è un territorio ampio e difficile da collegare e che qualcosa nell’ultimo anno è già migliorato”.

Presente alla cerimonia di premiazione tenutasi a Roma l’assessore all’ambiente Lorenza De Kunovich. Belluno con il punteggio di 73,74% ottiene il terzo posto. Mantiene un buon livello complessivo nella qualità dell’aria, per tutti e tre gli indici esaminati dal rapporto, pur peggiorando leggermente nelle medie relative al NO2: da 19 microgrammi al metro cubo della passata edizione sale a 22,5. Scendono i consumi idrici, da 130,5 litri per abitante al giorno agli attuali 125,9 e continua a migliorare la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato che cresce dal già ottimo 82,8%, registrato nella passata edizione, all’attuale 83,9% che la fa salire al quarto posto assoluto in questo indice.

Salgono sia i viaggi effettuati sui bus dai bellunesi (dai 17 viaggi per abitante all’anno del report 2021, ai 65 di quest’anno), indice nel quale Belluno è terza assoluta tra le piccole città, che l’offerta di vetture per chilometro a disposizione che passa dalle 18 vetture per chilometro per abitante all’anno alle attuali 24. Il risultato è frutto, anche, del previso e puntuale lavoro di report effettuato dagli uffici di Palazzo Rosso, come spiega l’assessore De Kunovich.

“Partecipare alla redazione del consueto rapporto sulle performance ambientali delle città è un impegno non irrilevante per una città che è sì capoluogo di provincia, ma che ha una struttura comunale ridotta come la nostra – osserva - Tuttavia questo è un impegno che assumiamo volentieri riconoscendolo come stimolo a perseguire l’attuazione dei 17 obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per superare l’attuale modello di sviluppo ormai insostenibile non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. Questa occasione proposta da Legambiente ci consente di confrontare i progressi derivanti dalle politiche messe in atto dalle città e anche di venire a conoscenza di sempre nuove buone pratiche, dalle quali prendere spunto”.

Risalire dall’ottavo al terzo posto è, per l’amministrazione De Pellegrin che ha assunto l’eredità dalla scorsa amministrazione, uno stimolo ad attuare le politiche ambientali previste dal programma.

“La classifica di quest’anno, che ci vede risaliti rispetto alle ultime annualità, ripaga gli sforzi compiuti dagli uffici, acuiti dalla necessità di affrontare le note numerose emergenze che hanno comportato disagio sociale, problemi economici per le famiglie, le attività economiche, gli enti e purtroppo anche un rallentamento della transizione ecologica – conclude De Kunovich -. Il risultato è stato reso possibile anche grazie ai cittadini, che non sono mancati nell’impegno personale come denotano, ad esempio, i risultati della raccolta differenziata in miglioramento e la riduzione dei consumi idrici pro capite. Ci proponiamo dunque di proseguire su questa direzione strategica migliorandoci nei settori che ci vedono ancora carenti, certi di continuare a trovare nella nostra cultura alpina la motivazione. Infatti la cultura della gente di montagna è una cultura storicamente lontana da quella dello spreco delle risorse, preziosissime, che ci vengono donate dalla natura”.

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