All’asilo Cairoli le aule diventeranno camere da letto per ospitare famiglie ucraine
Il sindaco De Pellegrin: “È un bel risultato, comporterà una spesa non prevista, ma in qualche modo vi faremo fronte”
Avviati i lavori all’asilo Cairoli.
All’asilo Cairoli le aule diventeranno camere da letto per ospitare famiglie ucraine
La struttura, infatti, sarà adattata per ospitare i civili ucraini. Anche le ultime richieste di fermarsi sul territorio hanno trovato risposta positiva: l’amministrazione assicurerà l’ospitalità a 47 persone, vale a dire donne, ragazzi, bambini ospitati finora nell’ex caserma dei Vigili del fuoco di Mussoi e gli uomini accolti invece, in questi mesi, dai frati.
Nelle ultime ore è cresciuto il numero di persone decise a non lasciare la provincia e a restare all’interno del sistema di accoglienza del Comune capoluogo, per valutare un futuro nel Bellunese e cercare lavoro qui.
“È una bella notizia per noi, ci speravamo – commenta il sindaco Oscar De Pellegrin - per questo ci siamo preparati a dare sistemazione ad un numero più alto di persone rispetto a quelle che già settimane fa ci avevano espresso il loro desiderio di non partire. Donne, uomini, ragazzi e bambini si sono trovati bene qui, hanno scoperto una comunità accogliente e ben disposta ad aiutarli tanto da voler pensare ad un futuro nel nostro territorio. Cercheranno impiego, qualcuno già l’ha trovato, i bambini e i giovani continueranno il percorso scolastico. Nel cercare una sistemazione abbiamo posto attenzione a riunire i nuclei: genitori e figli ora torneranno a vivere insieme, a ogni famiglia sarà affidato uno spazio proprio”.
Operai e tecnici comunali sono al lavoro principalmente all’asilo Cairoli per adattare gli spazi nei servizi igienici, dove verranno montate delle docce e creata maggior privacy, come nelle aule che fungeranno da camere. In tutto, saranno ricavate undici stanze da letto, alle quali si aggiungeranno il refettorio, la cucina e altri spazi comuni. Saranno portate lavatrici in grado di dare servizio a tutti, i pasti continueranno ad essere portati da Sersa e la presenza di una cucina perfettamente allestita darà modo di potersi gestire, in parte, in autonomia.
“È un bel risultato – prosegue il primo cittadino - comporterà una spesa non prevista, ma in qualche modo vi faremo fronte. Il numero dei civili che hanno deciso di restare in provincia, momentaneamente o per un periodo più lungo, è andato via via cambiando in queste settimane, per questo solo oggi possiamo dire con certezza quanti resteranno. Non è stato semplice, ma grazie ad un lavoro congiunto tra Comune, volontari e Prefettura, siamo riusciti ad arrivare a questo risultato”.