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All’asilo Cairoli le aule diventeranno camere da letto per ospitare famiglie ucraine

Il sindaco De Pellegrin: “È un bel risultato, comporterà una spesa non prevista, ma in qualche modo vi faremo fronte”

All’asilo Cairoli le aule diventeranno camere da letto per ospitare famiglie ucraine
Attualità Belluno, 26 Gennaio 2023 ore 16:09

Avviati i lavori all’asilo Cairoli.

All’asilo Cairoli le aule diventeranno camere da letto per ospitare famiglie ucraine

La struttura, infatti, sarà adattata per ospitare i civili ucraini. Anche le ultime richieste di fermarsi sul territorio hanno trovato risposta positiva: l’amministrazione assicurerà l’ospitalità a 47 persone, vale a dire donne, ragazzi, bambini ospitati finora nell’ex caserma dei Vigili del fuoco di Mussoi e gli uomini accolti invece, in questi mesi, dai frati.

Nelle ultime ore è cresciuto il numero di persone decise a non lasciare la provincia e a restare all’interno del sistema di accoglienza del Comune capoluogo, per valutare un futuro nel Bellunese e cercare lavoro qui.

“È una bella notizia per noi, ci speravamo – commenta il sindaco Oscar De Pellegrin - per questo ci siamo preparati a dare sistemazione ad un numero più alto di persone rispetto a quelle che già settimane fa ci avevano espresso il loro desiderio di non partire. Donne, uomini, ragazzi e bambini si sono trovati bene qui, hanno scoperto una comunità accogliente e ben disposta ad aiutarli tanto da voler pensare ad un futuro nel nostro territorio. Cercheranno impiego, qualcuno già l’ha trovato, i bambini e i giovani continueranno il percorso scolastico. Nel cercare una sistemazione abbiamo posto attenzione a riunire i nuclei: genitori e figli ora torneranno a vivere insieme, a ogni famiglia sarà affidato uno spazio proprio”.

Operai e tecnici comunali sono al lavoro principalmente all’asilo Cairoli per adattare gli spazi nei servizi igienici, dove verranno montate delle docce e creata maggior privacy, come nelle aule che fungeranno da camere.  In tutto, saranno ricavate undici stanze da letto, alle quali si aggiungeranno   il refettorio, la cucina e altri spazi comuni. Saranno portate lavatrici in grado di dare servizio a tutti, i pasti continueranno ad essere portati da Sersa e la presenza di una cucina perfettamente allestita darà modo di potersi gestire, in parte, in autonomia.

“È un bel risultato – prosegue il primo cittadino - comporterà una spesa non prevista, ma in qualche modo vi faremo fronte. Il numero dei civili che hanno deciso di restare in provincia, momentaneamente o per un periodo più lungo, è andato via via cambiando in queste settimane, per questo solo oggi possiamo dire con certezza quanti resteranno. Non è stato semplice, ma grazie ad un lavoro congiunto tra Comune, volontari e Prefettura, siamo riusciti ad arrivare a questo risultato”.

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