sanità

All’ospedale di Belluno la Gamma Camera per monitorare organi di 800 pazienti all’anno

Tra i vantaggi di questa nuova apparecchiatura la riduzione del tempo di esecuzione delle scintigrafie, una migliore definizione anatomica delle immagini cliniche, un maggior numero di esami giornalieri eseguibili

All’ospedale di Belluno la Gamma Camera per monitorare organi di 800 pazienti all’anno
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Inaugurata oggi, all’ospedale di Belluno, la nuova Gamma Camera per l’utilizzo in Medicina nucleare.

All’ospedale di Belluno la Gamma Camera per monitorare organi di 800 pazienti all’anno

La nuova apparecchiatura è stata finanziata con 850 mila euro, dei quali 670 reperiti grazie al PNRR e 180 della Regione.

Ma a cosa serve la Gamma Camera? Consente l’acquisizione delle immagini scintigrafiche: captare i raggi Gamma usati durante le scintigrafie, identificare con precisione il volume dell'organo da cui proviene ogni singola radiazione e seguirne nel tempo l'andamento I dati sono poi elaborati dal medico nucleare per determinare il funzionamento dell'organo studiato e correlare il risultato alla malattia del paziente ed alla sua evoluzione.

“Anche questo – commenta l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin – è un investimento importante, che dimostra come la Regione continui a rivolgere la massima attenzione alla sanità di montagna, dove continuiamo a portare tecnologie di nuova generazione e a metter a terra molti progetti legati al PNRR, il che ci pone all’avanguardia in Italia nell’utilizzo di questa occasione pressoché unica di reperimento di fondi in ambito europeo. Solo questa Gamma Camera è in grado di effettuare 250 esami del distretto capo-collo, 250 del distretto pelvi-arti inferiori, 150 esami torace, e 150 esami addome. Significa che si potrà diagnosticare e curare al meglio ben 800 persone l’anno con grandi vantaggi, tra cui la riduzione del tempo di esecuzione delle scintigrafie, una migliore definizione anatomica delle immagini cliniche, un maggior numero di esami giornalieri eseguibili”.

Si conferma la capacità di Regione e Ulss Dolomiti di utilizzare i fondi PNRR, grazie ai quali finora sono stati investiti 14,2 milioni di euro, con un ulteriore apporto della Regione di 10,2 milioni per un totale di 24,4 milioni di euro per Case della Comunità, Ospedali di Comunità, Centrale Operativa Territoriale, Digitalizzazione DEA, Grandi apparecchiature.

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