Belluno diventa per due giorni un punto di riferimento europeo nella lotta alle infiltrazioni mafiose.
Antimafia europea in visita a Belluno: due giorni di formazione sul “modello Milano-Cortina”
Nei giorni scorsi, infatti, si è svolta una Field-Visit organizzata dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle Forze di Polizia di dieci Paesi membri dell’Unione Europea, coordinati dal network comunitario ENAA (European Network on the Administrative Approach).
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La visita rientra nel quadro delle attività di cooperazione internazionale rivolte alla prevenzione amministrativa antimafia, un ambito che negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre più centrale nella tutela dei grandi appalti pubblici.
Workshop in Prefettura con esperti nazionali
La due giorni ha coinvolto la Prefettura di Belluno, il Gruppo Interforze Antimafia provinciale e il Gruppo Interforze Centrale del Servizio Analisi Criminale.
Il momento principale si è tenuto proprio nella sede della Prefettura, dove un workshop formativo ha permesso di approfondire:
- le principali norme italiane in materia di prevenzione antimafia;
- le tipologie di controlli amministrativi effettuati su appalti e imprese;
- i risultati conseguiti negli ultimi anni sul territorio;
- le responsabilità dei diversi soggetti istituzionali coinvolti.
A relazionare sono stati rappresentanti della Direzione Centrale della Polizia Criminale, della Direzione Investigativa Antimafia – Centro operativo di Padova – e funzionari della stessa Prefettura.
Il modello Milano-Cortina come esempio europeo
Tra i temi approfonditi, anche il modello Milano-Cortina, il sistema di prevenzione messo a punto per proteggere gli appalti e le opere legate ai Giochi olimpici invernali 2026.
Un modello flessibile e considerato all’avanguardia, fondato sulla collaborazione tra Ministero dell’Interno, Prefetture, Forze di Polizia, stazioni appaltanti e imprese.
Un “argine” necessario per evitare infiltrazioni mafiose, tutelare i lavoratori e garantire la piena legalità delle opere.
Sopralluogo al cantiere del Trampolino: delegazioni UE sul campo
Nel corso della seconda giornata, i rappresentanti delle delegazioni europee hanno partecipato come osservatori a un accesso interforze al cantiere del “Trampolino del salto 1956 e braciere”, a Cortina d’Ampezzo, in località Zuel di Sotto.
Il cantiere è attualmente interessato dai lavori di ristrutturazione in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2026.
L’accesso al Trampolino è l’ultimo di una serie di controlli disposti dal Prefetto di Belluno, Antonello Roccoberton, sulle opere collegate ai Giochi olimpici. Le verifiche sono state condotte dalle Forze di Polizia territoriali con il supporto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro per gli aspetti relativi a sicurezza e salute nei cantieri, sotto il coordinamento della DIA – Centro operativo di Padova.
Debriefing in Prefettura e impegno alla cooperazione internazionale
Al termine dell’attività, delegazioni europee e dirigenti delle Forze di Polizia coinvolte sono stati ricevuti a Palazzo dei Rettori, sede della Prefettura, per un debriefing operativo.
Nel confronto finale è stata condivisa l’importanza di proseguire in una collaborazione sinergica, anche transnazionale, attraverso un costante scambio informativo.
Un obiettivo comune: rendere ancora più efficace la prevenzione e il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici e nell’economia legale.