Attivata l’unità cinofila fissa sulle Dolomiti, in caso di valanghe può fare la differenza
Oltre a Ira (nella foto) ci sono Nina, Asia, Kira, Oak, Zara, Loky, Skary, Zen, Hope, Tiago e Jack
Hanno quattro zampe, un fiuto eccezionale e più coraggio di molti umani: sono le unità cinofile da valanga “in servizio” a Pieve di Cadore.
Attivata l’unità cinofila fissa sulle Dolomiti, in caso di valanghe può fare la differenza
Da quasi due settimane, nel centro di controllo del Suem, c’è un’unità cinofila fissa. Si attiva, o comunque rimane pronta e disponibile alla partenza, nel momento in cui il rischio valanghe è maggiore o uguale a 2.
“Sono iniziati in base a Pieve di Cadore i turni delle unità cinofile da valanga, subito pronte a essere imbarcate con l'equipaggio in caso di emergenza. Loro ci sono, voi siate sempre prudenti! Per voi, Ira e Nicola” si legge in un post del soccorso alpino.
Oltre a Ira, ci sono anche Nina, Asia, Kira, Oak, Zara, Loky, Skary, Zen, Hope, Tiago e Jack. Cani dal fiuto eccezionale che durante una ricerca persone, a seguito di una valanga, possono fare la differenza.
Fondamentale il naso, ma non bisogna dimenticare gli occhi molto sensibili che potrebbero avere fastidi con la luce troppo forte o il riflesso sulla neve bianca. Per questo motivo, come si vede nella foto, i cani possono indossare una speciale maschera fatta su misura. O, in alternativa, vengono applicate delle gocce o pomate.
Loro sono sempre pronti a salire sull’elicottero e ad intervenire. Ma serve prudenza e, come ricordato spesso dal soccorso alpino, è necessario guardare sempre le previsioni metereologiche prima di partire per la montagna, per non mettere in pericolo la propria vita e quella dei soccorritori, chiamati a lavorare spesso in condizioni estreme.
Che meraviglia, però nelle vostre montagne non sempre sono i ben accetti.