Aumento dei costi, Federfarma Belluno: "Conseguenze anche per le farmacie"
L’aumento dei costi energetici avrà conseguenze anche nelle farmacie.
“Ci sono le prime avvisaglie, la situazione sarà più chiara tra qualche settimana – dichiara il presidente di Federfarma Belluno Roberto Grubissa -, ma prevedo meno consegne e ottimizzazione della logistica il che non è necessariamente negativo. Per la popolazione non cambierà nulla”.
Aumento dei costi, Federfarma Belluno: "Conseguenze anche per le farmacie"
I distributori interni dei farmaci e tutta la catena della logistica meccanizzata stanno subendo forti rincari e questo si ripercuoterà, di conseguenza, sulle consegne dei prodotti sul territorio. Ma non ci saranno disagi per i cittadini, assicurano da Federfarma.
“I grossisti hanno sempre effettuato almeno due consegne al giorno, di conseguenza una farmacia riceveva quotidianamente dai 4 ai 6 fornitori – spiega Grubissa -. Al momento qualcuno ha già iniziato a consegnare una sola volta, quotidianamente ma una volta, credo che progressivamente si allineeranno anche gli altri e faranno allo stesso modo. Cosa cambierà per la popolazione? Direi quasi niente, un farmaco non sarà più disponibile nel giro di 12 ore ma nel giro di 24, il giorno dopo insomma. D’altra parte in farmacia non si possono gestire migliaia di prodotti magari molto simili tra loro, è necessario restringere la raggiera tenendo solo certe marche e ordinando, al bisogno, le altre”.
Sul fronte tamponi la pressione sulle farmacie si sta allentando. Dopo mesi di coda a tutte le ore fuori dall’ingresso e turni massacranti per assicurare il servizio a tutti, la diffusione della campagna vaccinale e il gran numero di cittadini che hanno contratto la malattia e ottenuto il green pass ha decisamente ristretto il numero di chi si sottopone con frequenza al test.
“Oggi ci si sottopone alla verifica Covid per lo più perché si avvertono sintomi spesse volte riportabili, poi, alle patologie di stagione – spiega ancora Grubissa -. In questo momento sono diffuse faringiti, laringiti, raffreddori e tosse tipici del cambio di stagione, ma essendosi creata una forte coscienza collettiva le persone non appena avvertono un malessere eseguono il tampone, perciò arrivano intere famiglie. Molti novax in queste settimane si sono ammalati e hanno ottenuto il greenpass, certo resta uno zoccolo duro, ma sempre più risicato, di chi continua a richiedere il test regolarmente”.