L'avvio dei lavori

Avviati i lavori per la nuova sede dei Vigili del fuoco

Padrin: "L’obiettivo è chiudere entro l’autunno 2023, per il sessantesimo del Vajont"

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È partita ufficialmente questa mattina l’operazione che porterà a realizzare a Belluno il nuovo Ccs, Centro coordinamento soccorsi di valenza provinciale.

Avviati i lavori per la nuova sede dei vigili del fuoco

Nel cortile della caserma dei vigili del fuoco, in via Col da Ren, è stato demolito un vecchio stabile, adibito a deposito dell’ex caserma Toigo. Sullo stesso sedime verrà costruita la struttura destinata a ospitare la sala operativa e tutta la strumentazione necessaria a gestire le emergenze.

"Di fatto, sarà la nuova cabina di regia per tutti i soccorsi necessari in situazioni emergenziali - spiega il presidente della Provincia Roberto Padrin - la vecchia sede del Ccs nelle strutture dei carabinieri forestali all’aeroporto, tuttora utilizzata, è stata indispensabile, e lo si è visto nei giorni di Vaia. Ma adesso si rende necessario uno step ulteriore per migliorare il sistema di prevenzione e gestione delle emergenze, come indicato dai soggetti che hanno raccolto fondi destinati proprio a questa struttura. Soggetti che ringrazio, insieme alla Fondazione Cariverona che ha finanziato la dotazione strumentale del Ccs, già installata nella vecchia sede".

L’idea del nuovo Ccs è partita proprio all’indomani di Vaia, quando il mondo industriale e sindacale ha raccolto le prime risorse da destinare proprio alla costruzione di una struttura dedicata alle emergenze.

 

"A quei primi 392mila euro si sono aggiunti 400mila euro da fondi propri della Provincia e per adeguare il progetto ai nuovi costi conseguenti ai rincari, grazie all’interessamento del prefetto Savastano, abbiamo avuto un contributo ministeriale di altri 200mila euro" spiega il consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile, Mattia Gosetti. "L’operazione è finanziata e nelle prossime settimane la Provincia, stazione appaltante, assegnerà i lavori. Oggi intanto l’operazione è partita con la demolizione del vecchio stabile".

Il progetto del nuovo Ccs è opera dello studio Anidride design architettura, di Nicola De Pellegrini e Giovanni Bez. Il cantiere dovrebbe partire in primavera e durare pochi mesi.

"L’obiettivo è chiudere entro l’autunno 2023, per il sessantesimo del Vajont, questa operazione che inizialmente ho condiviso con l’allora consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile, Massimo Bortoluzzi - conclude il presidente Padrin - La sinergia tra tutti gli attori - Provincia, Prefettura, vigili del fuoco e Regione Veneto, che fin dall’inizio ha supervisionato l’operazione - ha prodotto fin qui un ottimo risultato. Il nuovo Ccs sarà uno strumento importante per migliorare la gestione delle emergenze, nella speranza che le situazioni difficili siano il meno possibile". 

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