la scomparsa

Bellunesi in lutto per la morte di Giuliano Viel, fondatore del ristorante Al Borgo

Padrin: “Un imprenditore appassionato, un uomo letteralmente innamorato del suo territorio, che ha saputo valorizzare il Bellunese”

Bellunesi in lutto per la morte di Giuliano Viel, fondatore del ristorante Al Borgo
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Tutto il capoluogo (ma non solo) piange la scomparsa di Giuliano Viel, proprietario e fondatore del ristorante Al Borgo di Belluno.

Bellunesi in lutto per la morte di Giuliano Viel, fondatore del ristorante Al Borgo

Tantissimi i messaggi di cordoglio rimbalzai ieri sui social. Persone che avevano mangiato da lui, quindi clienti, ma anche tante autorità, dal sindaco di Belluno al presidente della Provincia.

“Competente e gioviale, Giuliano ha saputo coniugare l’ospitalità raffinata con la valorizzazione dei piatti di un tempo e dei prodotti del nostro territorio - commenta il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin - Andare Al Borgo era sempre un ritrovare ricette del passato e sapori antichi, piatti che mangiavamo da bambini e che lui cucinava dandoci sempre il suo tocco in più. Imprenditore lungimirante e visionario, Viel ha saputo farsi strada nel mondo della ristorazione ridando dignità ad una cucina a tratti povera, ma gustosa e ricca di storia. È stato prezioso custode delle nostre tradizioni culinarie, che ora saranno ben portate avanti dalla sua famiglia e dai suoi collaboratori ai quali oggi va il mio affettuoso pensiero”.

Viel era molto amato. A ricordarlo anche il presidente della Provincia.

“Ci lascia un imprenditore appassionato, un uomo letteralmente innamorato del suo territorio, che ha saputo valorizzare il Bellunese e rendere gourmet anche i prodotti umili della nostra terra – commenta Padrin - Negli anni Settanta ha acquistato una vecchia villa veneta trasformandola in un ristorante simbolo per Belluno e i bellunesi. Al Borgo è da sempre sinonimo di qualità e bontà, anche grazie alle sapienti mani di Giuliano, che andava personalmente a scegliere i prodotti e raccogliere le erbe di montagna da trasformare in pietanze di assoluto gusto”.

Famosi i suoi “radici da pra col lardo”, un piatto povero della tradizione trasformato in qualcosa di eccezionale.

“Ha saputo valorizzare tutto il nostro territorio, con una visione d’insieme lungimirante e rara, con un attaccamento alla Fiera di Longarone, alle tradizioni locali e con una cura quasi maniacale nei confronti dei clienti – conclude Padrin - E anche attraverso la sua attività attenta, ricca di passione e di autenticità. Ai suoi amici, ai familiari che portano avanti il ristorante con la stessa qualità, ai tanti che lo hanno conosciuto, l’abbraccio affettuoso mio e dell’amministrazione provinciale”.

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